prologo

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le alte spighe color miele, che riempivano i lunghi prati delle dolci colline che si trovavano davanti ai suoi grandi occhi verde smeraldo, ondulavano a causa della leggera brezza di quella tranquilla sera d'estate.
ai suoi occhi erano simili a quei danzatori che tanto ammirava e vedeva al televisore. si muovevano in gruppo, coordinati, e seguivano una coreografia decisa dall'insegnante, che in questo caso era il vento. nella sua wonderland vedeva lui, in un teatro a ballare sulle note di famosi musicisti dell'epoca; erano solo sogni e sapeva che purtroppo non sarebbero mai diventati realtà, ma in segreto, nel suo cuore, un briciolo di speranza continuava a nascondersi dalla realtà di quel tempo.
dietro ad esse, da lì a poco, il sole che le faceva maturare di giorno in giorno avrebbe lasciato il posto alla maestosa e intrigante regina della notte, che ogni volta lasciava incantato il giovane ragazzo: la luna.


! importante, leggere per favore !

-storia ambientata alla fine degli anni '30
-per gusto personale non userò le lettere maiuscole
-questa storia è frutto di pura fantasia e per alcuni versi ispirata al libro "come anima mai" di rossana soldano (lo sto leggendo e per ora mi piace molto ve lo consiglio!)
-potrebbe succedere che magari io scriva qualcosa che a quel tempo non erano proprio così. mi scuso in anticipo se accadrà e, se è un grave errore, pregherei voi lettori che se ne accorgono di informarmi. non prendete questa storia come un libro di storia perché non vorrei dire "falsità".
-sinceramente non so benissimo come si svolgevano le vacanze estive, perciò in questa storia ci saranno i soliti tre mesi di pausa.

wonderland ¦¦ junhaoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora