la partita

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Le mie amiche mi avevano trascinato ad una partita, odiavo l'idea di andarci, soprattutto sapendo che ci sarebbe stato lui. Quel riccio che viveva nella mia mente da ormai tre anni, che cercavo di dimenticare costantemente, senza riuscirci. Per lui poco meno di un'amica. Ci eravamo sedute sugli spalti...
Ero incantata alla vista del moro sudato che correva, i suoi ricci ondeggiavano davanti ai suoi occhi fulminanti, facendolo inciampare.
La partita continuò, egli segnò un paio di goal, abbastanza per far sovraeccitare le sue amiche montate e sgualdrine e abbastanza da far crescere in lui una convinzione e un senso di supremazia che molto difficilmente riuscivo a comprendere ma molto facilmente riusciva a farmi trasportare…
La sua squadra vinse. Figuratevi, non ebbi neanche tempo di rivolgergli la parola o di congratularmi con lui… dovevano andare in pizzeria, accesso off limits, ovviamente, riservato solo ai suoi amici e ai suoi compagni di partita. ma d’altronde era così, non potevo sforzarmi di cambiare le cose: la differenza tra me e lui era palpabile e non avrei mai potuto entrare a far parte della sua cerchia di amici… certo però, potevo riuscire a conquistarlo…
Decisi di provarci, fanculo la vita è una. Entrai in pizzeria, le solite sgualdrine lo circondavano, i suoi amici stupidi lo stuzzicavano. Ma lui non era come loro, sembrava triste. Lo guardai a lungo, sicura di non essere notata...la mia mente iniziò a viaggiare.
Era come se portasse via il candore tipico della piccola me dalla mia mente, travolgendolo con pensieri persistenti...mi stava cambiando. Immaginavo il suo corpo mescolarsi al mio, il suo profumo addosso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2021 ⏰

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