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Mi svegliai dalle luci potevo notare che era mattina molto presto avevo ancora le lacrime secche sotto gli occhi andai in bagno per sciacquarmi il viso poi tornai in camera rifeci il mio letto e poi mi ci stesi sopra mentre fissavo il vuoto notai un bigliettino vicino alle sbarre della cella lo presi mi ributtai sul letto e iniziai a leggerlo

Cara piccre oppure clara non farti domande ho indicato un po' sul tuo conto e ho pensato che dopo quel accaduto tutti si sono preoccupati per quei ragazzi che le hanno prese ma nessuno si è preoccupato per te o della tua condizione perché non si può rimanere illesi da una rissa con 4 ragazzi quindi se vuoi parlare non esitare a chiamare
Da Edo ♡
Il ragazzo aveva fatto un bel gesto dopo quella lettera mi stavo sentendo meglio ma anche peggio per come lo avevo trattato poi mi ero accorta di aver distrutto il letto appena rifatto quindi mi alzai per rifarlo mentre sistemava il lenzuolo una amata voce venne udita dalle mie orecchie
E: piccre che è ti stai allenando per fare la donna di casa
Io: io non farei mai queste cose per un uomo il mio uomo ideale fa lui
E: se mi fai entrare ti aiuto a rifarlo scoppiai a ridere poi mi avvicinai lentamente alle sbarre iniziando a bisbigliare io: grazie per la lettera ieri mi sono comportata da stronza  e cmq si un giorno di questi dovremmo parlare non solo di quello che è accaduto durante la rissa ma anche per conoscerci
E: mah, ci sto
Io: quando e dove?
E: faccio io tranquilla
E se ne andò ero perplessa non capivo ma anche felice perché avremmo parlato di più

Non è che chi stiamo innamorando?

No che dici

Farò finta di crederci

Scusa ma chi sei

La tua coscienza demente

Se sei la mia coscienza fai parte di me quindi anche te sei demenziale

Dopo questa breve chiacchierata con la mia coscienza continuai a sistemare il lenzuolo e appena finito mi sedetti su uno sgabello per evitare di disfarlo dopo una decina di minuti liz venne a chiamarmi  per la colazione uscii dalla mia cella ero vestita con dei pantaloncini del adidas neri e una maglia bianca con una scritta rossa scesimo le scale e arrivammo in mensa,  mangiai un biscotto giusto per dire che avevo mangiato e poi liz ci accompagnò in classe entrai in classe e vidi quei occhi verdi la prof ci disse dove potevamo metterci e per mia sfortuna mi mise molto lontano da Edoardo , dopo 3 ore di lezioni uscimmo in cortile insieme a i ragazzi anche se loro stavano nel campo da calcio e noi nel campo di pallavolo che sessismo io volevo giocare a calcio e mi sfogai con naditza
Io: non è giusto che a loro fanno gioco a calcio e a noi no è sessismo
N: perché non ti piace la pallavolo ?
Io: per niente io voglio giocare a calcio
N: rip
N: comunque c'è Edoardo che ti guarda da tutto il tempo anche a lezione
Io  mi voltai verso il ragazzo dagli occhi verdi che distolse lo sguardo
Io: è particolare il ragazzo
N: cosa intendi
Io: no nulla
N: ok...
Dopo un oretta passata sulla panchina dovevamo tornare in cella ma mentre stavo con liz che ci riaccompagnava dentro lino mi chiamò dicendo che mi voleva la direttrice liz mi lasciò andare con lui , lino mi guidò verso una rampa di scale e poi mi disse
L:  tra 30 min devi stare qui
Io: ok ..
Salii le scale e trovai....



~spazio autrice
Vi lascio sulle spine per qualche ora non odiatemi volevo chiedervi se vi sta piacendo la storia se ci lasciate una stellina

💛 la mia tigre💛 {Edoardo conte} //in pausa//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora