1-insolite sensazioni

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La pioggia battente insiste sulle finestre, incessante, ritmica e silenziosa.
Mi sento un po' come la pioggia, a volte calma e a volte disastrosa, a volte silenziosa e altre volte tremendamente rumorosa, odiata da molti e amata da pochissimi.

«Arya svegliati tesoro» La flebile voce di mia madre fa eco in tutta la mia camera. Sentendo i suoi passi sempre più vicini al mio letto chiudo gli occhi, non voglio mostrarle di non aver mai dormito a causa delle moltitudini emozioni che ho provato durante la notte.

La sua mano dolce si fa spazio tra i miei capelli, spostando alcune ciocche castane che ricadono sul mio viso «Sono le 5:00 del mattino, tra due ore abbiamo il volo e sarà meglio che ti prepari" mi sorride, ma il suo sorriso non esprime gioia, solo una malinconia velata da una frivola felicità.

Mi alzo e nonostante avessi passato la notte ad ascoltare musica guardando fuori dalla finestra, mi sento insolitamente felice e attiva, forse l'idea di rivedere i miei vecchi amici supera di gran lunga i brutti ricordi che quella città mi ha dato.

Mi dirigo in bagno, decisa a dare una sistemata alla mia faccia stremata e ai capelli colmi di nodi, una passata di correttore, un po' di mascara e il viso da inguardabile è diventato quasi carino, ai capelli decido di dare solo una veloce spazzolata e creare uno chignon volontariamente disordinato e in pochi minuti sono pronta.

Prendo le valigie, rigorosamente preparate la sera prima, e le porto in salotto, dove mamma mi stava aspettando, già pronta da un tempo non abbastanza cronometrabile «Hai preso tutto? Sai che se ti dimentichi qualcosa non potrai più prenderla vero?»
Faccio mente locale di tutto quello che avevo messo la sera prima in valigia «Si, ho messo tutto»

«E quella da dove viene?» indica la valigia blu alla mia destra

«L'ho trovata in soffitta e visto che a te non serviva ci ho messo tutti i miei libri» Se non avessi trovato la valigia avrei trovato di certo un altro modo per portarli via, perché non li avrei lasciati qui per nessuna cosa al mondo.

«Possibile che tu non possa vivere senza? Non sei più la bambina di 11 anni che si rifugiava nell'immaginazione, adesso ne hai 17 e questa è la vita vera, non quella in quegli stupidi libri che ti porti sempre dietro»
Le sue parole non mi toccano più, le prime volte le sue affermazioni mi spezzavano il cuore, ma una volta che il tuo cuore è spezzato del tutto niente ti può più scalfire, ormai ci ho fatto l'abitudine, cosa che dovrebbe imparare a fare anche lei.

Dopo aver controllato per un'ultima volta che tutte le stanze fossero vuote, ci dirigiamo all'aereoporto che ci avrebbe portato in Ohio, dove forse, avrei potuto ricominciare la mia vita, anche se le cose non sono semplici come vorrei.
Qui in Maine ho pochi amici, ma sono abbastanza da non farmi sentire sola, le giornate passano in fretta, che sia in biblioteca o in terrazza, trovo sempre qualcosa da fare, ma adesso, ricominciare la mia vita partendo quasi da zero, per la seconda volta, non è il massimo, mi consola solo il pensiero di rivedere Grace e Samuel, le uniche due persone di cui ho percepito realmente la mancanza.

Al nostro arrivo potevo assistere a una miriade di persone vaganti, alcune impegnate a cercare di prendere il primo posto in fila al check-in, altre alle macchinette del cibo, forse in attesa del prossimo aereo che li avrebbe portati chissà dove e per chissà quanto tempo, alcuni bambini che giocavano al telefono per rimanere occupati nel tempo d'attesa e i genitori che leggevano riviste avendo ceduto il cellulare ai loro figli, ma tutti con gli stessi occhi vuoti, ed è questo che vorrei mostrare a mia madre quando mi rimprovera di stare troppo sui miei romanzi, vorrei farle vedere come la realtà sia triste e come riesca a portare giù con se la maggior parte delle persone, ma lei non lo vedrebbe, perché è una di loro, e quanto vorrei mostrarle la bellezza di nascondersi tra le pagine ingiallite di qualche libro e riuscire, anche se per alcune ora, a dimenticare i problemi veri, ma penso che la lettura sia per pochi, non tutti riescono davvero a capire la sua importanza.

Non dirmi che è impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora