C'era tanto buio intorno .
La scala che stavo scendendo di corsa sembrava condurmi nelle profondità della terra.
Udìvo il mio respiro intenso e una sensazione di inquietudine aveva riempito il mio cuore che batteva velocemente .
La lunga veste di lino a pieghe mi fasciava le gambe ostacolando la corsa.
I lapislazzuli della collana tintinnavano tra loro ondeggiando sul petto.
D'istinto sfiorai con le dita l'amuleto che avevo al collo.
Kheprer, pensai con uno spasmo .
Era troppo buio.
Come mai le fiaccole erano spente?
Avrei dovuto capirlo subito, appena il vento aveva a soffiare sulla sabbia del deserto ,disperdendola nella'aria e velando la luna.
segno di sventura in una notte calma e afosa.
Rischiai di inciampare e cadere.
Sfila i in fretta i sandali e continuai a correre scalza ,con il panico che inspiegabilmente si impadroniva di me.
La pietra delle scale ,al contatto ,era fredda e ruvida
Scorsi una luce debbole ,verdastra ,riflettersi sulle pareti umide del sotterraneo.
Il respiro affannoso divenne un rantolo e,superato l'ultimo gradino ,il mio cuore si fermò.
Bastò un istante a cambiare di colpo la mia vita e farmi precipitare nell'abisso.
Un istante di brivido .
un grido straziante che morì sul nascere.
Tutta la mia vita giaceva lì davanti ai miei occhi immobile a terra ricoperta di sangue.
Bastò un istante per cancellare ogni promessa, ogni sogno futuro.
Sentii improvvisamente freddo e comincia a tremare convulsamente portandomi una mano alla bocca per impedire alla voce di emettere, quel grido devastante che mi avrebbe schiaffeggiata sordità ,distrutta.
Il viso continuava a essere bellissimo, anche nella semioscurità.
oserei dire perfetto, quel viso che tante volte avevo baciato fino allo sfinimento.
Quel viso che mi regalava sempre un sorriso un po' malizioso e attento.
quel viso così sexy , da far (s)venire
Qualunque ragazza.Mi inginocchiai e machiai la veste bianca di sangue.
Sapevo di non essere sola e che qualcosa di orribile mi stava aspettando.
Ma niente poteva essere più spaventoso di quello che stavo vivendo e l'unica salvezza a tanto dolore sarebbe stato il pugnale a pochi passi da me.
Sconvolta strappai l'amuleto dal collo gettandolo a terra,
Fissai il pugnale e imploravo la fredda lama di compiere al più presto il suo dovere mentre qualcuno nascosto nell'ombra sibilava il mio nome.
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2. Se trovate errori ditemelo per favore.
Ora ciao grazie per avere letto la prima parte.
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sussurrro di sabbia
RomanceATTENZIONE: QUESTA STORIA NON È MIA MA HO CAMBIATO I NOMI (BELLA ED EDWARD ) E ANCHE QUALCHE SCENA. LE PARTI AGGIUNTE DA ME SARANNO IN GRASSETTO ---------------------------------------- ah benedetto pugnale ! Questa è la tua guaina . Qui arrugginis...