Appena finimmo tutte di consegnare gli oggetti proibiti alla sorvegliante andammo a sostenere il test d'ingresso.
Eravamo nell'aula principale e il Professor Maggi e la professoressa Petolicchio ci spiegarono la prova che dovevamo affrontare: un dibattito per vedere le nostre capacità e un testo scritto; sembrava facile, ma non volevo sottovalutarlo per poi trovarmi fuori dal cancello seduta sulla mia valigia.
Mi sedetti vicino Sofia al terzo banco della fila di sinistra, in modo tale da avere uan compagna di banco tranquilla e che non avesse bisogno di particolari aiuti.
Il dibattito non durò molto, avevo partecipato molto distinguendomi, facendo sì che la mia idea, appoggiata da Sofia e Aurora fosse alla fine quella scelta.
La prova scritta invece fu più complessa. Le domande non erano particolarmente difficili, ma sommando ansia e il fatto che le mie compagne parlavano soltanto complicò il tutto.
Maggi:" Bene, il tempo è finito, consegnate" e così facemmo, ci accomodammo furono dall' aula e cominciammo a parlare del test e delle nostre risposte.
Aurora:" Quindi dai, potevo andare peggio" disse la rossa.
Non appena girai lo sguardo, però, visi Usha su una panchina poco più lontano, a piangere. Usha era mia amica e per questo decisi di avvicinarsi.Io:"Scusate un attimo" dissi alzandomi, anche se a nessuno importò più di tanto.
Mi avvicinai a Usha.
Io:" Hei
U(Usha): HEI..." mi disse con voce spezzata dal pianto.
Io:" Che succede?" le chiesi dolcemente sedendomi vicino a lei e guardandola negli occhi.
U:" Ho paura FI non aver passato il test, sai, sarebbe una delusione vera e propria- si ferma per riprendere fiato- e io vorrei rendere felici i miei genitori e vivere un'esperienza bella con mio fratello qua dentro" disse velocemente.
L'abbracciai
Io:"Tranquilla, qualunque cosa accada saranno fieri di te e poi sei brava, avrai passato di sicuro il test e, se anche non lo avessi passato, ti rifarsi, no? C'è più di un test " le dico io per rassicurarla
U:" Grazie, davvero!" mi risponde di sicuro più felice di prima per poi abbracciarmi.
U:" Ti voglio bene" sussulto a quale parole.
Io:" Anche io U, tantissimo." dico un po' incerta, e lei se ne accorge
U:" Tutto OK?" mi chiede mentre finisce quell' abbraccio.
Io:" si, solo che....ecco... Non mi hanno mai detto ti voglio bene seriamente, apparte i miei familiari, ovvio.. " le dico, lei si è sgigata von me ed è giusto che io faccia lo stesso.
U:" mi dispiace, ma fidati, qui dentro, anche se ci conosciamo poco, ti vogliono molto bene in molti" dice radiosa.
Io:" Grazie, davvero" detto questo veniamo chiamate dalla sorvegliante che ci accompagna verso l' aula magna per sapere chi ha preso la divisa e chi no.
Ci sediamo, io di fianco a me ho Sofia, a destra, e Usha, a sinistra.
Entra il preside e tutte ci alziamo in segno di educazione.
Preside: Comode" ci dice accompagnato da un gesto della mano e noi ci sediamo.
Preside: Sapete il motivo per cui siete qui, per la consegna della divisa del Collegio " dice tutto serio.
Preside:" Alcune ragazze sono spiccate di più rispetto ad altre, per questo, ci informò del fatto che solo 5 di voi sono riuscite a conquistare la divisa del Collegio." l' aria si fa tesa e tutte le ragazze cominciano a temere il peggio.
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Il collegio 5~ Davide Vavalá
FanfictionLA STORIA NON SEGUE PERFETTAMENTE TUTTI GLI AVVENIMENTI. Questa storia parla di Martina, una normale ragazza di Roma e di Davide, un ragazzo Bolognese che troverà subito interesse in lei. Loro due, due ragazzi che si trovano in un collegio dell' ann...