"E anche il cielo ha i suoi arcobaleni come cicatrici per aver pianto,così il mare ha la sua schiuma come sangue dopo lo schianto"
La mia vita era una vera merda.Ormai erano 3 anni che subivo atti di bullismo,a scuola dai miei compagni di classe o anche da individui a me sconosciuti che mi maltrattavano sapendo che ero la zimbella della scuola,ci provavano gusto nel farlo,perché stare con uno sfigato come me equivaleva a essere emarginato da tutto,da tutti.Per questo non avevo amici,e chi poteva biasimarli,se mi fossi trovata nella loro situazione probabilmente avrei fatto lo stesso.Eppure mi chiedo sempre perché proprio io?Insomma che avevo di sbagliato?Non ero perfetta questo era evidente,non mi curavo molto,il trucco e io non andavamo d'accordo,avevo 16 anni,non ero una di quelle ragazzine magre e alte,anzi ero l'esatto contrario bassa e un pò troppo in carne per la mia età.Non mi ritenevo obesa ma nemmeno grassa. I miei capelli erano chiari, rossi tendenti al "color carota". Era il mio colore naturale...forse era l'unica cosa che amavo di me stessa.E poi i miei occhi,amavo anche loro,due perle verdi,che avevano visto,subito e che avrei preferito non avere.Forse non vendendo lo stato in cui mi ero ridotta sarei stata più bene con me stessa. Ero un totale schifo,mi ero rovinata per colpa di quelle bestie!Fumavo,una sigaretta dopo l'altra ed ecco che riuscivo a dimenticare,così passavo i miei pomeriggi fumo e musica.In questi tre anni ero davvero cambiata,ero stanca. Stanca di vedere gli stessi ragazzi o ragazze che mi maltrattavano,stanca di vedere i segni che portavo nel mio corpo se osavo ribellarmi.Stanca di tutta questa merda,dalla quale non riuscivo a uscirne.Dalla mia descrizione potevo sembrare una ragazza carina,a dir la verità un pò lo ero,sentivo di essere bella,io mi accettato così com'ero.Non avevo bisogno di coprire la mia pelle con chissà quanti prodotti di bellezza,ero la classica ragazza acqua e sapone che in tutta la sua vita ha avuto un " fidanzatino" al quarto anno delle elementari e infine un ultimo all'inizio delle medie.In questi ultimi 3 anni passati sempre in casa il pomeriggio mi ero appassionata alla musica rock.Era quella musica che ascoltavo a tutto volume dopo l'ennesima botta.Mia mamma non sapeva che subivo atti di bullismo anche a scuola...vi chiederete anche? Si cazzo si,non ero accettata neanche da mia madre.Con la morte di mio padre,un uomo gentile e disponibile,nonché l'unico che mi capiva davvero,mia madre era diventata un'altra persona.Beveva e faceva solo schifo a guardarla. Quando tornava sbronza da chissà quale fottuto locale in cui la facevano entrare,in cui facevano entrare una persona,se era quello il termine più adatto per descriverla,come lei.Entrava nella mia camera e iniziava ad urlare dicendo che ero la sua rovina,che se non ci fossi stata io probabilmente lei non sarebbe stata in quelle condizioni e poi dovevo anche ascoltare le sue parole più che offensive nei miei confronti...nei confronti di sua figlia!Mi aveva chiamata figlia di puttana,se l'era data da sola della troia.E questa suonava più che un offesa nei suoi confronti che nei miei.Cominciava poi a camminare da una parte all'altra della stanza ed io sapevo già quale sarebbe stata la mia fine...cominciava a picchiarmi,a tirare pugni sempre più forti...l'unica cosa che riuscivo a fare era pianger e implorarla.Ma lei se ne fregava totalmente delle mie suppliche e continuava a torturarmi.Avevo paura di lei.Buffo no? Avere paura della propria madre.Beh io avevo paura di lei. Ma avevo paura anche quando uscivo di casa.Se uscivo. Avevo paura di uscire dalla mia piccola casetta in città che condividevo con mia madre a Bradford nella Morley Street.Ma poi arrivavo alla conclusione che se sarei rimasta a casa o se uscivo avrei fatto la stessa fine.Quindi preferivo rimanere a casa tra le coperte del mio caldo letto con le cuffiette alle orecchie...quelle cuffiette che mi avevano salvata un centinaio di volte! Che avrei fatto senza di loro...mettevo sempre la riproduzione casuale fra le canzoni dei nirvana.Quella che amavo di più era sliver.Mi ricordo che proprio quella sera cercai dal mio telefono su google il testo e la traduzione di quella canzoni e mentre aspettavo che caricasse la pagina,una pubblicità attirò la mia attenzione. Era un sito di incontri online o una cosa simile, uno di quei siti in cui puoi conoscere nuove persone...sono stanca di sentirmi sola. Stanca di parlare da sola perché non ho nessuno!Ho bisogno di conoscere qualcuno...al più presto, apro il sito,mi iscrivo inventando l'età dato che sono minorenne ancora...faccio una piccola descrizione su me stessa e pubblico una foto mia dell' anno scorso scattata da mia zia il giorno del suo matrimonio... Era l'unica foto accettabile che avevo.Dopo aver finito,ritorno alla pagina iniziale e salvo il testo per la lettura offline,e dopo aver finito di leggere e cantare il testo,mi addormento sperando che la mia vita possa essere cambiata da qualcuno...