I giorni seguenti continuai ad andare nel mio posto, ma di lui nessuna traccia. Fino ad un finesettimana, durante il quale mi ero trovata un lavoro in cui si guadagnava benissimo.

"Anche tu qui?" mi disse lui, io ero immersa nei miei pensieri e non lo notai. Mi girai di scatto e sussurai un "Mh?" fece un sorriso, fino a farmi andare i miei ormoni in palla. Sì sono una donna anche io.
"Speravo di rivederti, sai?" mi confessò, non potei far altro che sorridere, lui riusciva a rendermi in qualche modo felice "Oggi non sei di tante parole. Ti sei già trovata degli amici?"
"No, ma penso che per ora stia bene così."ammisi, cercando di convincere anche me
"È impossibile, nessuno sta bene senza amici"
"Evidentemente hai trovato l'eccezione" gli dissi, mi si inumidirono gli occhi, pensando al motivo per la quale non mi fidavo più delle persone "Vabbè ora hai me, il magnifico Luke" mi disse, ma appena notò la mia faccia, si fece serio e mi abbracciò, uno di quegli abbracci che non mi sarei mai dimenticata nella vita, data la loro intensità.

"Molte delusioni, eh?" mi chiese e più che una domanda in realtà mi sembrò un'affermazione "Già" in quel momento pensai se potermi fidare o meno, ma poi mi decisi "Sai, abitavo a Londra" iniziai "E come mai sei a Manchester?" sembrò davvero interessato alla mia storia "Lì ero sempre in disparte, a scuola e a casa. Non sono mai stata bullizzata, anzi cercavano di farmi integrare nel gruppo, ma semplicemente io non volevo. A casa, I miei si separarono e io non me lo aspettavo, pensavo che andassero d'accordo, ma in realtà non era così, perciò smisi di fidarmi delle persone. È tutto." dissi tutto d'un fiato, il mio tono di voce sembrava impassibile, ma in realtà stavo morendo dentro." Mi dispiace un sacco, come hai fatto a ritrovarti a Manchester?" mi richiese "Ho saltato qualche dettaglio..." lui annuì "Un giorno decisi di trovare un lavoro, misi da parte un po' di soldi e decisi di scappare di casa. Presi un pullman a caso e mi ritrovai qui. Decisi inoltre di staccare qualsiasi collegamento con la mia vecchia vita e buttai la scheda sim del telefono"

"Wow. Una storia incredibile" gli sorrisi. Non avrei mai descritto la mia esperienza come incredibile, ma apprezzai molto "Sai una cosa? Domani vieni con me e ti porto ad una festa. Stai tranquilla ci sono solo persone che conosco"
"Scommetto che non mi lascerai dir di no" dissi ironicamente. Effettivamente non mi dispiaceva uscire di casa "No infatti. Dammi il telefono"

"Cosa?"
"Ho detto passami il telefono" non sapevo cosa volesse fare, ma glielo passai lo stesso "Ora hai il primo numero salvato in rubrica"
mi disse ridandomelo. Gli volevo dire che non era il primo, ma pensai che lo avesse notato. Quindi lo ringraziai liquidandolo, perché dovetti andare al lavoro.

Tornai a casa sudatissima, perciò decisi di fare una doccia veloce, mi liberai dai vestiti lerci e mi sdraiai sul letto a vedere una serie su Netflix.
Ero stranamente tranquilla, senza ansie, fino a quando il mio telefono non prese a squillare interrompendo quel magico momento.

<Già ti manco?> dissi a Luke
<No, ma è successo un casino con i miei genitori. In poche parole mi hanno cacciato di casa> rispose con il fiatone
<Ti serve un posto dove stare?>
<Sì> rispose prontamente
<E hai chiamato me?>
<Esatto>
<Va bene, sei fortunato che io abiti da sola>

Gli diedi l'indirizzo e lui non tardò ad arrivare.

Spazio autrice:
Alllooora, che ne pensate??
Vi sta piacendo o no?
Scusate l'assenza, ma mi sono presa un po' di tempo per me stessa e per la scuola, visto che sta per iniziare.
Che scuola farete a settembre?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Quella grotta sul mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora