My first love.

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'I nostri sguardi si incontrarono e all'improvviso il mio cuore perse un battito.
Lo distolsi dopo qualche secondo e ripresi a guardare il pubblico, forzando un sorriso.'

Yah, Jin Hyung, mi comprerai il gelato, dopo?- continuava a ripetere mentre mi seguiva dentro al camerino.
Non gli risposi neanche, semplicemente iniziai a togliermi la giacca e mi inchinai slacciandomi le scarpe.
Persi per un attimo l'equilibrio quando la sua mano andò a stringere la mia maglietta.
Mi voltai verso di lui e sospirai, scuotendo la testa, quasi arrendendomi.
Non sarebbe mai finita, non sarebbe mai scomparsa quella sensazione che provavo quando mi stava vicino.
E, non ne potevo più. Pensavo che potesse provare qualcosa per me, mentre invece, mi ero solo illuso.
Ad ogni modo, distolsi lo sguardo dal suo e annuii.
Gli avrei comprato quel stra maledetto gelato, e avrei provato a smettere di amarlo così tanto.
Sentii le sue braccia circondare la mia vita e a quel punto spalancai gli occhi, deglutendo.
Il suo mento appoggiato sulla mia spalla e il suo respiro caldo, che solleticava la mia pelle.
Poggiai le mie mani sulle sue e lo allontanai da me, riprendendo poi a cambiarmi.
Non doveva avvicinarsi a me. Mai più, perché non ce l'avrei sicuramente fatta in quel modo.

"Kim Taehyung-shi, dovresti andare a cambiarti, altrimenti faremo tardi"

Non l'avevo mai chiamato in quel modo, con quel tono informale che fece quasi paura a me stesso, come se fosse uno sconosciuto, eppure facendo così forse, l'avrei dimenticato.
Presi la sacca mettendomela a tracolla e feci per uscire dal camerino.
Ma le sue mani.
Le sue mani si appoggiarono sulle mie braccia e si avvicinò un'altra volta a me.
Strinsi i denti cercando di mantenere la calma e abbassai la testa.

"Ho detto che te lo compro il gelato, che vuoi?"

Il mio tono di voce si fece più alto e maledii me stesso per aver reagito in quel modo.
Ma la sua vicinanza mi stava uccidendo, letteralmente, e doveva smetterla.

Le sue mani sfiorarono le mie braccia e salirono subito dopo fino alle mie spalle, accarezzandole.
Mi agitai parecchio e alzai il viso, voltandomi verso di lui come feci poco prima.
Mi guardò, lo stesso sguardo che aveva su quel palco, non lo avrei dimenticato, mai.

"Io...no, non voglio altro."

Mi superò dopo avermi rivolto un'ultima occhiata e uscii dal camerino.
Quando le sue mani si allontanarono dalle mie spalle, mi sentii vuoto, freddo e solo...Avevo bisogno delle sue mani su di me, anche solo per un abbraccio.
Uscii così in fretta dal camerino e mi guardai intorno cercando la sua figura.
Quando lo notai, girato di spalle, quasi sorrisi e feci per raggiungerlo.
Ma si voltò nello stesso momento, e continuò a mangiare il gelato.
Un gelato che non gli avevo comprato io.
Schiusi appena le labbra e raggiunsi gli altri membri, tenendo la testa bassa.
Non mi importava se lui era lì, avrei dovuto superare tutto ciò, e non c'era modo migliore che iniziare quella lotta, subito.

Sorrisi al maknae che mi fece cenno con il capo di avvicinarmi e così feci. Aveva un foglietto in mano.
Continuava a leggere e non capendo cosa fosse, mi avvicinai curioso.
Gli presi il foglietto dalle mani, leggendolo per la terza volta.
Il mio nome vicino a quello di Taehyung.
Avremmo dovuto condividere la camera in hotel, e non volevo per niente al mondo.

"Hyung, ma che ti prende?" mi guardò male il minore, così tossii appena per coprire l'imbarazzo.

"Potresti stare in stanza con me, Jung-"

"Anya, sono io in stanza con te"

La sua voce mi fece quasi sobbalzare non appena mi interruppe, tanto che fui costretto a voltarmi verso di lui, con le mani che tremavano mentre tenevo quel foglietto.
Il suo comportamento mi stava innervosendo.
Non mi cercava mai, e per una volta che ero deciso a dimenticarlo si comportava in quel modo.
Alzai un sopracciglio e lo guardai in cagnesco, schioccando poi la lingua contro il palato.
Non avrei ceduto.

"Nae, va bene! Non avevo letto che fossi tu in camera con me, spero ci siano due letti perché mi sento male e non voglio rischiare di contagiarti"

Gli sorrisi sghembo e una volta visto arrivare il manager con la macchina, lo raggiunsi e salii sopra essa, mettendomi negli ultimi posti.

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"Stai male davvero? Cos'hai?"

Mi chiese una volta entrati in camera.
Lanciai la sacca per terra scocciato e annuii.

"Si, sto male, penso di avere la febbre, se non ti dispiace mi faccio una doccia"

Feci per andare verso il bagno ma mi raggiunse superandomi e mettendosi di fronte a me.

"Fattela domani la doccia, no? Altrimenti ora prendi freddo."

Mi sorrise e avvicinò il suo viso al mio, appoggiando la fronte sulla mia.
Trattenni il respiro a quella vicinanza e feci per spingerlo via. Ma le mie mani rimasero bloccate in aria, come se avessi perso tutte le forze.

"Non hai la febbre, Jin Hyung, ti sei sicuramente confuso"

Sussurrò sulle mie labbra. Il suo respiro su di esse, non ce l'avrei fatta.

"Senti, ma mi stai provocando, Taehyung?"





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