Se potessi ritrovare l'equilibrio
dove esso non vi èmi fermerei a guardare il tramonto dondolandomi su una nuvola pensando che di meglio non ce n'è.
Se calasse la notte e si oscurassero i sentieri, cercherei cosa si cela in quelle notti dove più non vedi.
Ma il tramonto si è spezzato, l'oblio è già arrivato e l'essere umano ha sul tavolo il conto di quello che non ha mai pagato.
Un tempo di disordine dove governa la follia, mi guardo intorno e vedo pianeti da un mondo che non è più casa mia.