12 Marzo 2015, ore 6:30

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La maggior parte delle persone concorderanno con me quando dico che il 'buongiorno' migliore sia con un bacio. Ma in età adolescenziale è difficile potersi alzare avendo di fianco un bellissimo ragazzo che ti sveglia con un bacio.

Quindi, sono le 6:30 e la mia sveglia è appena suonata (la sveglia la metterei tra i modi peggiori per svegliarsi), con dei gesti distratti cerco il telefono per spegnere la mia cara amica.
Quando lo trovo la luminosità dello schermo quasi mi acceca, quindi la abbasso un po'.

Ho un sacco di messaggi, tra quelli della classe di cui mi interessa ben poco, della mia migliore amica e altri amici che mi mandano la buonanotte, ma nessun messaggio del buongiorno.

La mattina non riesco a connettere subito, quindi decido di entrare un po' su Facebook per riprendermi.

La home è piena di link che non mi interessano, stati depressi, stati contro gli stati depressi, e qualche video divertente o con ballerini bravissimi. Faccio un giro su ask, oggi la domanda del giorno è 'Qual'è il momento più strano che hai vissuto?'.
Si sa che nessuno risponde seriamente alle domande quindi rispondo facendo il conto alla rovescia. 'Tre giorni".

Torno su Whatsapp e scorro i miei contatti e mi soffermo su uno stato.
"E se la strada è in salita è solo perché sei destinato ad arrivare in alto."

È quello di Mattia.

Ho cercato in tutti i modi di dirmi che di lui non me ne frega niente, ma invano. Ogni volta che trovo qualcosa di lui, mi si stringe lo stomaco.
Ho la gola secca quindi finalmente mi alzo e vado in cucina per bere un po' d'acqua, e penso quanto era bello quando ricevevo il suo buongiorno.

Rendeva bello anche un lunedì mattina piovoso, un martedì da sei ore strazianti di lezione.

Mattia era così, rendeva tutto un po' più bello.

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