Le persone vere sono quelle che comunque non ti lasciano. Nonostante tutto.

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Da il mio compleanno ad oggi, il suo compleanno, non abbiamo parlato molto.

Alcune battute sui prof, "mi puoi prestare la penna rossa?", qualche parola spiccata qua e là.

Ma niente sorrisi, niente sguardi complici.

Appunto, è il suo compleanno, e io sono seduta sulla sedia. Lo aspetto.

Non so come reagirò, se gli salterò al collo o rimarrò indifferente.

Lo vedo entrare e gli sorrido debolmente.
"Ciao", dico.
Mi fa un cenno del capo in risposta.

"Io, volevo farti gli auguri.." Dico imbarazzata e abbastanza impaurita.

"Grazie", risponde cercando di sembrare il più naturale possibile, ma sento dalla sua voce che c'è qualcosa ancora che lo blocca.

/10 giorni dopo.

Io non dico di essermela presa per il regalo in se per se, ma per il pensiero che c'è dietro.

Ok, riepiloghiamo, così magari metto un po' d'ordine nella mia testa.

Oggi è il compleanno di Noe, e Mattia gli ha fatto come regalo una cornice con una loro foto dentro. Perché a lei, e non a me, che sono la sua migliore amica?

Va bene, ci sta che non abbiamo foto insieme, ma a me basta un biglietto, un messaggio, una cosa qualunque..

Invece no. Per lui vengo al secondo posto, come per tutti ormai.

Pensavo d'aver trovato qualcuno che mi mettesse al primo posto, pensavo che gli sarei bastata.

Io lo so che me la sto prendendo per stronzate, ma sono così, e io ci tengo davvero a lui.

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