Capitolo 9

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magicamente non ero in camera mia. E non era mattina. Avevo perso tutta la giornata di lezione per stare in camera col mal di testa. Stasera c'era la festa dei serpeverde.
Mi risvegliai nel letto della casa sull'albero, proprio dove Tom mi aveva lasciata. Controllai l'ora sul mio orologio magico, erano le 3 e un quarto di pomeriggio. Avrei potuto dormire ancora un po' ma decisi di andare a "pranzare" in Sala Grande. Lì trovai Tom e Mattheo che stavano ancora finendo di mangiare.
-Buongiorno bellezza- disse Tom con un sorriso stampato in faccia
-Buongiorno- risposi di rimando
-Stasera ci sarà una festa in Sala Comune Serpeverde, ci sarai y/n?- mi chiese Tom
-Credo di si-
Mattheo spostò gli occhi color nocciola dal piatto che si spostarono sui miei occhi grigi. Aveva la mascella serrata e dirla tutta sembrava piuttosto arrabbiato.
-Quindi andrai alla festa- disse con un sopracciglio alzato
-Si, qualche problema?-
-No nessun problema baby malfoy-

Ruotai gli occhi e finii di mangiare la mia colazione. Mi diressi in camera mia poiché quel giorno avrei dovuto studiare insieme a Pansy. Quando arrivai lei era già lì che mi aspettava. Iniziammo a studiare Pozioni, inutile dire che dopo un'oretta eravamo già stanche e iniziammo a parlare della festa.
-Non sto più nella pelle, non vedo l'ora di mettere il mio vestito per far ingelosire Blause- disse Pansy con il solito sorrisetto da stronza
-Io non so ancora che mettermi-
-Chi devi far ingelosire?- mi chiese lei
-Hmm... nessuno, credo-
-Si si certo come no! Ho visto come ti guarda Mattheo-
-In che senso scusa- dissi io abbastanza imbarazzata
-Si vede che c'è qualcosa tra di voi-
-No! Ma figurati- non ero tanto brava a mentire e Pansy lo sapeva
In quell'istante mi venne in mente la canzone SHE KNOWS, SHE KNOWS, AND I KNOW SHE KNOWS
Per questo scoppiai a ridere e così pure Pansy.
Il resto delle ore lo passammo a rileggere e a ripassare finché non arrivò il momento di prepararci per la festa.
Non eravamo mai state buone amiche, eppure pensai per un momento di riuscire ad andare oltre le opinioni della gente. Però io la pensavo come loro, e non avrei mai potuto atteggiarmi a lei senza fare la falsa.

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