Il dolce suono della sveglia mi ricordò dell'impegno che mio padre aveva preso e che quindi mi sarei dovuta alzare per prepararmi al meglio in modo che i miei non si sarebbero poi lamentati, dopo aver fatto colazione con il mio solito yogurt bianco con cereali andai a lavarmi i capelli e truccarmi con un velo di correttore, il mio solito mascara e un po' di lucida labbra, come vestiti misi una semplice gonna a tubino a quadretti azzurri e bianchi, un top bianco con delle bretelline sottili del medesimo colore e le mie adorate Convers nere alte. Stranamente i miei non ebbero da ridire sul mio outfit come di solito fanno sempre, saliti in auto dopo circa quindici minuti arrivammo a casa Cameron, un'immensa villa bianca con un gigantesco cortile. Ad accoglierci alla porta fu il loro usciere personale, ecco perchè i miei ci tenevano parecchio a quest'incontro, questi qua devono essere farciti di soldi. '' James, Emily che piacere avervi qua'' ''Ward, da quanto tempo, lei è mia figlia Allison'' ''Piacere'' dissi prima di afferrare la mano che mi aveva allungato il signor Cameron ''Seguitemi'', ''Lei è la mia fidanzata Rose e loro sono i miei due figli Sarah e Rafe'' no, non può essere, eccolo di nuovo lì, il ragazzo della spesa è il figlio di Ward, e soprattutto il signor Cameron avrà cinquant'anni e la sua ''fidanzata'' ne avrà trenta, chissà quanto l'ha pagata?
A tavola parlarono praticamente solo di affari e cose noiose da ricchi noiosi ''Quindi Allison quanti anni hai?'' ''Quindici'' ''Oh come Sarah, sareste ottime amiche'' feci la faccia più spontanea che mi venne non sapendo cosa rispondere, ad un certo punto mi decisi a girarmi e vidi Rafe che si girò insieme a me facendo uno sguardo che era proprio quello di una faccia da schiaffi. Dopo circa un'ora al tavolo eravamo rimasti solo io, i miei, i signori Cameron e Sarah; ormai fatta una certa ora e accordati per gli affari salutai e iniziai ad uscire per aspettare i miei fuori, ''Ma guarda chi si vede'' disse una voce che poi si scoprì essere quella di Rafe circondato da tre altri suoi amici, alzai gli occhi al cielo a quell'affermazione ''Era ancora tutto intatto?'' continuò con fare provocatorio ''Sì ma sarebbe stato meglio se un ragazzo arrogante come te non mi fosse venuto addosso scaricandomi la colpa'' ''Uh ma che bel caratterino la ragazzina'' ''Chiamami un'altra volta così e'' ''Allison andiamo'' disse mio padre prima di mettermi una mano sulla schiena indirizzandomi verso l'auto ''Ci si vede ragazzina'' disse Rafe accompagnato dalle risatine dei suoi amici, senza farmi veder dai miei feci scivolare una mano dietro la schiena mostrando a quello stronzo e alle sue pecorelle il mio bellissimo dito medio. Arrivata a casa avevo assolutamente bisogno di sfogare la rabbia che quel ragazzo mi aveva fatto accumulare solamente parlando quindi mi diressi verso la spiaggia ma non prima di essermi messa il costume. L'acqua bagno tutto il mio corpo donandomi un'ondata di pace e di fresco, finalmente mi sentivo tranquilla senza pensare e nessuno, ormai a mollo da un po' mi sedetti sul telo che avevo accuratamente steso sulla riva ''Lo so mio fratello è odioso'' disse una voce dietro di me ''Oh Sarah giusto?'' ''Sì proprio io Allison, prima vi ho sentiti in cortile, sei l'unica che non ha ceduto al suo fascino e gli ha risposto come si deve'' ''Bè quando ci vuole ci vuole, non mi faccio mettere i piedi in testa'' ''mi piaci'' ''Perchè non ti siedi ti faccio un po' di spazio''.
Ok va bene devo ammettere che forse qui non è tanto male ma di certo non lo dirò ai miei dandogli questa soddisfazione.
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𝓢𝓪𝓿𝓮 𝓮𝓪𝓬𝓱 𝓸𝓽𝓱𝓮𝓻 𝓡𝓪𝓯𝓮 𝓒𝓪𝓶𝓮𝓻𝓸𝓷
Fanfiction''Le persone che soffrono per amore sono sciocche'', ecco la frase che mi rimbomba in testa da quando la sciocca sono diventata io.