Cesare x yn Scandalo sulle colline romane

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Era una giornata soleggiata a Roma.
Il mio Cesare mi stava portando in un posto segreto, coprendomi gli occhi con le sue grandi mani.
"Cesare ma dove stiamo andando?" gli chiesi.
"In un posto speciale, amore." mi disse il mio amore
Quando tolse le sue mani vidi che eravamo su uno dei miei colli preferiti della città eterna.
"So che adori questo posto e volevo portartici"
Lo guardai con le guance in fiamme.
"Oh, amore non dovevi"
"Ma oggi è il nostro anniversario e volevo passarlo in modo speciale"
Ci sedemmo sul prato verde e bagnato, dato che il giorno prima aveva piovuto.
"Ho portato un telo fatto dai miei schiavi per te, zuccherino."
Lo guardai e pensai che ero veramente fortunata ad averlo.
"Sediamoci e godiamoci questo giorno insieme"
Mi sedetti vicino a lui e incominciai a baciarlo piano.
"Yn ho cucinato del cibo per fare un picnic."
Adoravo quando era così indipendente.
Aveva passato la vita in compagnia degli schiavi e quindi  non era abituato a fare determinate cose.
Questo mi ricordava quando avevo incominciato a frequentarlo.
Non era stata facile la nostra relazione.
Un sacco di persone non approvavano e all'inizio lui neanche mi piaceva.
Pensavo fosse preso troppo da se stesso.
Poi ho incominciato a conoscerlo meglio.
E adesso siamo qui, a festeggiare il nostro quarto anniversario.
"Vuoi un po di vino, mia cara?" Mi chiese.
Gli risposi annuendo.
Lui mi lanciò uno sguardo infuocato e mi tolse il sandalo.
"C C esare,  C che stai facendo?" Gli chiesi preoccupata.
"Non preoccuparti,  angioletto mio."
Mi tolse anche l' altro sandalo senza smettere di guardarmi.
Mi toccò leggermente le spalle, per slacciarmi la tunica.
Io incominciai a togliergli la sua con foga.
"Ma se qualcuno ci vede?"
"Qui vicino c'è un albero che ci coprirà "
Ci mettemmo poco a essere nudi come mamma ci ha fatti.
"Senpayyy!!" Urlai quando lui mi penetrò con un dito il mio vergine ( come l'olio d'oliva) orifizio.
Mi tappò la bocca di .se che doveva inumidire la sotto perché altrimenti mi avrebbe fatto troppo male.
Dato che nell'antica Roma non era ancora stato creato il lubrificante ci dovemmo arrangiare.
Lui mi penetrò lentamente e con un ritmo veloce.
Io gemevo senza sosta fino a quando non venne dentro di me, li incominciai a pregare Artemide per non  farmi diventare incinta, dato che non c'erano le protezioni a quei tempi.
Lui uscì lentamente da me per guardarmi dolcemente.
"Questo è stato..fantastico"

Una Corsa Contro Il Tempo (Cesare X YN)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora