Library

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Louis odia andare in biblioteca. Davvero, forse è la cosa che odia di più la mondo, dopo leggere i libri.
Ma la sua noiosissima sorella minore ha bisogno di un noiosissimo libro per la scuola e sua madre gli ha gentilmente - si fa per dire - chiesto di andarlo a prendere per lei.

Dunque si trova ad aggirarsi tra i corridoi della biblioteca, alla ricerca della sezione dedicata a Charles Dickens perché quanto patetico poteva essere non assegnare A Christmas Carol come letture per le vacanze.

Sbuffa passando lo sguardo da un libro all'altro.
In questo momento vorrebbe davvero starsene seduto al bar a bere una cioccolata calda con i suoi vecchi amici.

Pochi metri più in là, Harry sta per andare in iperventilazione. È al telefono con Niall e sta cercando un libro da leggere durante le vacanze natalizie. Lo nota appena svolta nella corsia, Louis. Bello e affascinante come è sempre stato, indossa un giubbotto di pelle e degli skinny jeans e Harry pensa che non sia ancora uscito dal personaggio di Danny Zucko interpretato quattro anni prima.

«Niall.» sussurra Harry, per non farsi notare, mentre quasi correndo torna nella corsia da dove è venuto. «È qui.»

«Di chi stiamo parlando? La morte è venuta a prenderti?» scherza Niall all'altro capo del telefono. «Non prendermi in giro. Louis, sto parlando di Louis.»

«Louis Tomlinson?!» grida Niall, e per fortuna non è li con lui. «Si. Per quanti altri Louis potrei avere questa reazione?» ribatte Harry, sporgendo la testa da uno scaffale per vederlo.

Sta ancora dando un'occhiata ai libri e poi, come se sentisse uno sguardo puntato su di se, volta il viso verso Harry. Fa in tempo a nascondersi di nuovo, ma è certo che Louis l'abbia visto.

«Vallo a salutare.» suggerisce Niall.
«Sei pazzo forse? Sto andando via, penso che mi abbia beccato a fissarlo.» risponde Harry affrettando il passo per uscire dalla biblioteca prima che Louis decida di seguire il suo stalker.

Beh, Louis non lo sta seguendo ma con lo sguardo si.
Scuote la testa e si chiede che cosa quel ragazzino ci trova in lui. Ma sorride.

———

Quando Harry torna a casa, con il fiatone perché ha corso per tutta la strada, sua madre gli chiede se abbia comprato il libro e lui balbetta così tanto che riesce ad immaginare la risata di Niall se fosse lì con lui.

Dice di non averlo trovato e si dilegua in camera sua.
Gli viene quasi da piangere, perché non può continuare ad avere queste reazioni ogni volta che per sbaglio incrocia Louis per strada.
Immagina che passerà le vacanze a Holmes Chapel, quindi l'unica cosa che può fare è evitarlo.

Difficile, se sua sorella minore è la sua migliore amica. Harry pensa di non aver detestato Lottie più di oggi.

———

I due giorni successivi vanno a gonfie vele.
Il che significa che Harry non ha rivisto Louis.

È uscito un pomeriggio con Niall e Lottie e hanno preso una cioccolata calda. Louis è andato a prendere Lottie in macchina e Harry aveva rifiutato un passaggio a casa dicendo di dover andare a comprare delle cose per sua madre.

Niall ha ovviamente riso di lui.

Il giorno dopo è andato a pranzo con Xander in un ristorante cinese per il loro secondo appuntamento, ma improvvisamente Harry non sembra più tanto interessato a lui. Sa il perché ma lo ignora, perché tanto Louis andrà via di nuovo.

Il terzo giorno, Harry accompagna Gemma a fare shopping. È tanto assurdo quanto terribile che Louis e Fizzy abbiano avuto la stessa idea.

Si incontrano in un negozio di scarpe. Gemma sta provando un paio di sneakers e Harry sta passeggiando per il negozio, dando un'occhiata qua e là. Ignora il cartello "pavimento bagnato" e continua a strisciare i piedi per quel corridoio, finendo inevitabilmente col culo per terra.

Come nel peggiore dei cliché, Louis e sua sorella stanno passando di lì proprio in quel momento.
Fizzy si avvicina a lui e lo aiuta ad alzarsi, ridacchiando sotto i baffi.
«Tutto bene?» domanda premuroso Louis.

Harry annuisce e pensa di starsi per sciogliere, lì davanti a lui. La voce di sua sorella che lo chiama lo salva da un brutta figura assicurata e si allontana dai due salutandoli con la mano.

Vorrebbe spiaccicarsela in faccia quella mano, con forza. Gemma ride di lui quando glielo racconta, e sicuramente lo farebbe anche Niall, quindi evita di menzionare quella vicenda quando quella sera mangiano la pizza insieme.

———

È il 23 dicembre quando Johannah va da Louis dicendogli di farsi una doccia e vestirsi perché hanno ospiti a cena. E poi gli dice di essere gentile, Louis non capisce cosa voglia dire fino a quando gli Styles non fanno il loro ingresso in casa.

Scorge lo sguardo di Harry guardarlo di soppiatto e arrossire quando ricambia con un sorriso. Se ne accorge anche Lottie, ma sa bene come funziona la dinamica tra Harry e suo fratello, quindi continua a mangiare lasciando stare i due.

Fanno sempre così, ogni volta che Louis torna in città. Si scambiamo sguardi interessati senza mai avere una conversazione intera. È quasi snervante.

Harry è piuttosto concentrato a scartare il grasso dalla sua fetta di carne quando il cellulare gli vibra nella tasca posteriore. Lascia cadere la forchetta sul piatto e lo afferra, per controllare la notifica.

«Chi è che ti scrive, Xander?» domanda ammiccante Gemma, dando una gomitata scherzosa a suo fratello. «Harry, siamo a tavola. Lascia stare il telefono.» lo rimbecca invece sua madre.

Ma lui, «È una mail dell'università.» si limita a dire. Lottie, seduta al suo fianco, quasi salta sulla sedia ed esclama, «Cosa dice?»
Harry scuote la testa, «Non l'ho letta. Fallo tu.» risponde allungando il cellulare verso la sua amica.

Lottie accavalla le gambe e apre la mail.
«Gentile Signor Styles, siamo lieti di informarla!» si ferma qui e tutta sorridente abbraccia il suo miglior amico. Anne si alza e stringe anche lei Harry in un abbraccio, così come fa poi anche il resto della famiglia Tomlinson.

Anche Louis si alza e lo abbraccia, dandogli due pacche sulla schiena e sussurrandogli all'orecchio «Congratulazioni piccolo.»
Se Louis non lo stesse abbracciando, Harry è sicuro sarebbe caduto per via delle sue ginocchia molli.

Wish you were here [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora