Alla fine della canzone, uscii dalla pista da ballo sentendo un misto di sollievo e confusione. Mi diressi verso un divanetto isolato dal resto della sala, cercando un po' di tranquillità lontano dalla folla.
Sbuffai, annoiata. Non ero abituata a feste come questa, così– midgardiana. Le feste ad Asgard erano diverse, più intense, piene di energia e di volti familiari. Qui, invece, a parte gli Avengers, conoscevo a malapena qualcuno.
Mentre mi perdevo nei miei pensieri, vidi Loki avvicinarsi con la sua solita camminata elegante e sicura.
Lo osservai per un attimo, chiedendomi perché avesse deciso di venire a sedersi proprio accanto a me, ma non dissi nulla.
Ci fu un lungo, imbarazzante silenzio, fino a quando fu lui a romperlo.
«Ti vedo piuttosto annoiata,» disse, con quella sua voce calma e leggermente canzonatoria. «Non sei abituata a feste del genere?»
«Oh, sì, certo, ho partecipato a feste,» risposi con un pizzico di sarcasmo. «Ma a dire il vero, Odino cercava di tenermi lontana dalle celebrazioni. Temeva che qualcuno capisse la mia vera natura, che scoprisse che non ero asgardiana, ma terrestre.»
Mi lasciai andare a un piccolo sorriso malinconico. «Comunque, finivo sempre per intrufolarmi. E a dire il vero ti vedevo spesso, sempre in disparte. Non ho mai capito perché. Sei un principe affascinante, mi sembrava strano che non fossi circondato da asgardiane pronte a sposarti.»
Lui ridacchiò, guardandomi con quel suo sguardo enigmatico. «Partecipavo per dovere, non per svago. E di certo non per cercare moglie.»
Sorrisi, trovando ironico il suo tono. Poi, improvvisamente, Loki si alzò e mi porse la mano. «Seguimi,» disse con una naturalezza disarmante. «Ho un'idea che potrebbe spezzare la noia.»
Lo guardai perplessa, ma la curiosità ebbe la meglio. Presi la sua mano, e insieme ci dirigemmo fuori dalla sala della festa.
Salimmo le scale e ci fermammo davanti all'ascensore. Loki premette l'ultimo pulsante, quello che portava al tetto.
L'ascensore si mosse silenziosamente, e tra noi calò un silenzio altrettanto profondo. Quando le porte si aprirono, Loki mi guidò lungo un corridoio stretto fino a una porta che conduceva all'esterno.
Una leggera brezza notturna mi colpì il viso appena varcai la soglia, e sopra di noi, il cielo notturno si dispiegava in tutta la sua magnificenza.
«Thor mi ha detto che passavi ore a leggere libri sulle stelle,» disse Loki, il suo tono insolitamente morbido. Non incrociò il mio sguardo mentre parlava, cosa che mi sorprese.
«E che amavi guardarle dalla tua finestra ad Asgard. Ho pensato che qui, senza le luci della città, potresti goderti lo spettacolo meglio.»
Le sue parole mi lasciarono senza fiato. Non tanto per ciò che disse, ma per il fatto che avesse pensato a me.
Era un gesto così inaspettato, così—premuroso. Non riuscivo a immaginare il Loki arrogante e sfacciato che conoscevo fare una cosa del genere.
«Loki...» sussurrai, ancora sorpresa. «È davvero stupendo, grazie.» Senza riflettere, mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio rapido sulla guancia.
Appena mi resi conto del gesto, mi sentii avvampare. Il rossore salì sulle mie guance, e abbassai immediatamente lo sguardo, imbarazzata.
Lui sorrise leggermente, senza fare commenti. «Non c'è di che,» disse semplicemente, «Ora, perché non ci sediamo? Ti ho portata qui per ammirare le stelle, dopotutto.»
Annuii e ci sdraiammo sul pavimento in pietra del tetto, con lo sguardo fisso sul cielo sopra di noi.
Le stelle brillavano più luminose di quanto le avessi mai viste dalla Terra, e per un momento mi sentii trasportata indietro, ad Asgard, alla mia stanza e alle lunghe notti passate a scrutare il firmamento.
«Sono stupende, vero?» chiese Loki, la sua voce bassa e quasi sognante mentre fissava le stelle.
«Sì,» risposi con un leggero sorriso. «Da qui sono ancora più belle.»
Ci fu un momento di silenzio, rotto solo dal lieve fruscio del vento.
«Ma dimmi,» continuò, «qual è la tua costellazione preferita, esperta di stelle?»
Ci pensai per un attimo. «Non saprei dire se ho una preferita, ma forse Cassiopea è quella che mi affascina di più. Più che altro per la sua storia.»
Lui si voltò verso di me, curioso. «Non conosco la storia. Vorresti raccontarmela?»
Sorrisi e annuii. «Con piacere. Cassiopea era una donna molto vanitosa e arrogante. Un giorno, mentre si stava pettinando, dichiarò che la sua bellezza e quella di sua figlia superavano persino quella delle Nereidi, le ninfe marine. Anfitrite, una di loro, e moglie di Poseidone, si offese e riferì l'arroganza di Cassiopea a suo marito. Poseidone, per punirla, inviò un mostro marino, Ceto, a devastare il regno di Cassiopea. Un oracolo predisse che l'unico modo per placare Ceto era sacrificare Andromeda, la figlia di Cassiopea, legandola a uno scoglio. Ma fu salvata da Perseo, che, in cambio della promessa di matrimonio, uccise il mostro. Nonostante ciò, Poseidone non fu soddisfatto e pose Cassiopea tra le stelle, nella sua costellazione.»
Loki mi guardava con ammirazione. «Non avevo idea che fossi così preparata. Sapevo che passavi molto tempo nella biblioteca reale, ma non immaginavo avessi memorizzato tutto così bene.»
Sorrisi timidamente. «Ho letto solo le cose che mi interessavano davvero. E poi ho una buona memoria.»
Lui rise, ma il suo sguardo si fece improvvisamente più intenso. Si voltò verso di me, e io feci lo stesso, senza nemmeno rendermene conto.
I suoi occhi si fissarono nei miei per un lungo, interminabile momento. Potevo vedere il modo in cui i suoi occhi si spostavano dalle mie labbra ai miei occhi, e poi di nuovo alle labbra, in un ciclo lento e ipnotico.
Sentii il respiro farsi più rapido quando capii cosa stava per succedere. Loki si stava avvicinando, un centimetro alla volta, e io restavo immobile, incapace di muovermi, incerta su cosa volessi davvero.
All'ultimo secondo, però, alzai le mani e le posai delicatamente sul suo petto, fermandolo.
«Loki...» mormorai con un filo di voce, cercando di frenare l'emozione nel mio petto. «Non possiamo.»
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A/n
Capitolo più lungo del solito, comunque dovevo lasciarvi con la suspense visto che ora c'è il weekend (lo so sono crudele)
Bacini stelline e buon weekend e ricordatevi di lasciare qualche commento per farmi sapere se vi è piaciuto il capitolo <3✨
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wildest dreams ✧ Loki Laufeyson
Fanfiction" He's so tall and handsome as hell He's so bad but he does it so well And when we've had our very last kiss My last request it is " ----------------------------------------------------------------- Elara Stark, una ragazza semplice che voleva solo...