Prologo

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Prima di iniziare:
•I fatti e i personaggi narrati non rispecchiano assolutamente la realtà ( e menomale anche, cioè succede di tutto e di più ai personaggi di questa storia... 🤭)
•Se trovate delle somiglianze con altre storie, sappiate che è puramente casuale: la storia è di mia invenzione, perciò prima di accusare di plagio vi prego di avvisarmi e vediamo di risolvere la cosa❤️
• Se ritenete qualche battuta, qualche scena o qualche tematica offensiva nei confronti di qualcuno, sappiate che non era mia intenzione e vi prego di comunicarmelo subito in modo che possa occuparmi subito delle modifiche

Detto ciò, date a Jungkook il suo latte alla banana e buona lettura💜
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TW: sconsiglio la storia a chi sfortunatamente sta soffrendo per la perdita di una persona cara, dato che sarà un tema molto presente.
Sappiate che vi sono vicina e spero sinceramente di vedervi per altre possibili storie❤️

«Jimin, aspetta!»
Inizio a correre velocemente mentre sento la pioggia bagnarmi i vestiti.

Non voglio parlare con nessuno, specialmente adesso.
Voglio stare solo, con i miei pensieri e il mio dolore.
Non voglio stare con loro.

E per cosa, poi?

Per sentirmi dire che Yoongi mi amava e che non avrebbe voluto vedermi piangere per lui?
Che il dolore se ne andrà e che troverò qualcun altro che mi renderà felice proprio come ha fatto lui?
Il tutto davanti ad una tomba che non contiene nemmeno il suo corpo: l'incendio è stato così devastante che non hanno trovato altro che ceneri e non sono stati in grado di identificare nessuna delle vittime.
Tutta la sua famiglia è stata spazzata via, insieme a lui, e non abbiamo potuto far nient'altro che mettere un po' di ceneri di casa sua, alcuni dei suoi cd preferiti, un paio di cuffie e la sua divisa da basket... Ma nessun corpo.
Non riuscivo nemmeno a guardare la lapide durante il funerale, la foto che lo ritraeva sorridente e le due date, quella di nascita e quella di morte, troppo vicine tra di loro: aveva a malapena 18 anni e una vita intera da vivere, insieme a me, o insieme a qualcuno che lo avrebbe reso felice, come meritava di essere.

Io meritavo di vederlo felice...
Tutti meritavamo di vederlo vivere...
Io, Tae, Hoseok, Namjoon, Seokjin, Jungkook...volevamo tutti invecchiare insieme a lui.

Invece, lui rimarrà per sempre lo Yoongi appena diciottenne e non potrà più crescere, non potrà partecipare alla cerimonia dei diplomi, non andrà mai in America, cosa che ha sempre desiderato, non potrà fare l'audizione per diventare un produttore discografico, non vincerà mai un Grammy, non diventerà famoso, non si sposerà mai, non potrà mai avere un figlio, non avrà mai le rughe, non invecchierà mai...

Non potrà fare niente di tutto questo, non potrà fare niente...

Perché non è più qui...

Lo voglio di nuovo qui, di nuovo con me! Non voglio nient'altro, tranne poterlo stringere di nuovo.
Tutti mi dicono che sono forte, che riuscirò a superare il lutto e ad andare avanti. Non so se sono davvero forte, non so se mi abituerò all'idea di stare senza di lui, non so se troverò qualcuno in grado di farmi battere il cuore forte come faceva lui: l'unica cosa che so è che non voglio, a prescindere che ci riesca o meno.
Che senso avrebbe combattere ogni giorno, sforzarmi ad alzarmi dal letto e sorridere se dentro sono completamente distrutto?
Che senso ha fare finta di essere felice quando non lo sono?

Ho bisogno di lui, ho bisogno di sentire la sua voce, ho bisogno di abbracciarlo e baciarlo, ho bisogno del suo profumo, ho bisogno dei suoi occhi piccoli e dolci, ho bisogno di condividere le cuffie con lui per ascoltare la musica, ho bisogno di vederlo giocare a basket, ho bisogno dei pochi sorrisi che riservava solo a me, ho bisogno di sentire da lui quanto mi ami e quanto tenga a me sapendo di quanto faccia fatica ad esprimere i suoi sentimenti, ho bisogno dei suoi piccoli gesti, ho bisogno di cantare con lui che mi accompagna con il pianoforte, ho bisogno delle sue piccole attenzioni...ho bisogno di stare con lui.

E invece lui non è più qui, non è più da nessuna parte e non potrò mai più vederlo.

«JIMIN!»
Mi giro sentendo i ragazzi gridare il mio nome, ma non faccio in tempo ad ascoltare quello che hanno da dire che sento il clacson di un camion...che si sta dirigendo verso di me.

Un millesimo di secondo...

E tutto quello che riesco a fare è coprirmi la testa con le braccia e chiudere gli occhi preparandomi al dolore...
Ma non ho sentito niente...

In un'altra dimensione|| 𝒴𝑜𝑜𝓃𝓂𝒾𝓃 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora