Capitolo 2

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Aveva i capelli bianchi l'ultima volta che ci eravamo visti, ma non mi importa più di tanto, visto che il mio Yoongi è lì... Vivo e vegeto, con la sua pelle chiara, i suoi occhi piccolissimi, le sue labbra sottili e la sua solita espressione da micio arrabbiato.

E si sta dirigendo verso di me.

Esco dal mio momento di shock per correre ad abbracciarlo con tutte le forze che avevo nelle braccia.

Magari questo non è un sogno, magari tutto quello che è successo prima lo è: l'incendio, il funerale, il camion...

Magari Yoongi non è morto, è stato tutto un incubo, o una visione, poco importa.

La sua pelle è fredda come sempre, visto che si dimentica spesso di coprirsi bene e devo essere sempre io a ricordarglielo, e il profumo del shampoo che usa...è sempre lo stesso. La mia testa si appoggia perfettamente sulla sua spalla, visto che siamo alti più o meno uguali.

È qui tra le mie braccia e sta bene... Mi importa solo di questo e di nient'altro...

Sono sul punto di spostarmi per poterlo guardare in viso e, magari, anche baciarlo, ma...

«MA CHE CAZZO FAI, PARK?!» mi urla spintonandomi via e facendomi cadere.

Sento il mio cuore fermarsi di nuovo, ma questa volta non è per gioia. Alzo la testa e vedo gli suoi occhi, scuri come la notte, fissarmi con talmente tanta rabbia che penso voglia incenerirmi con un solo sguardo.

Questo non è Yoongi...
O per lo meno, non è il mio Yoongi...

Inizio a pensare che sia veramente uno scherzo della mia mente, ma Yoongi è davvero qui, davanti a me e mi ha appena spinto...

Lui non l'avrebbe mai fatto.
Non mi avrebbe mai fatto del male...
Continuo a guardarlo confuso mentre Jungkook e Taehyung mi tirano su.

«Yoon, ma cosa...»

«Senti, Park: solo perché adesso tua madre e mio padre si stanno per sposare non significa che siamo fratelli, che dobbiamo abbracciarci o cose del genere! Io non ti sopporto, come tu non sopporti me, e deve rimanere così, intesi?»

Non mi lascia nemmeno il tempo di rispondere che se ne va con Namjoon, Hoseok e Seokjin, che non ci degnano di uno sguardo.

Come può Yoongi avermi trattato così?
In che senso il matrimonio tra mia madre e suo padre?
E soprattutto, perché gli altri non hanno fatto niente?

«Jimin, ma che cazzo hai fatto!?» Mi dice Tae mentre continuo a fissare la figura di Yoongi allontanarsi.

Ti prego, girati e dimmi che era uno scherzo!

Ma non si gira.
Continua a camminare senza mai fermarsi.

«Perché hai abbracciato Min? Così all'improvviso, tra l'altro»

«Infatti, hyung tu non lo sopporti, così come non sopporti il resto del suo gruppo» mi dice Jungkook facendomi girare sorpreso verso di lui.

«Ma come, Jungkook!? Sono i nostri amici: li conosciamo dall'asilo e siamo sempre stati insieme!» Gli ricordo e vedo la sua faccia che fa un'espressione strana.

«Hyung, è vero: ci conosciamo da tanto tempo ma non siamo amici, anzi, ci odiamo praticamente ed è stato così da sempre.»

No, non può averlo detto! Non è Jungkook questo! Jungkook ama i suoi hyung, tanto quanto ama suo fratello Junghyun, se non di più: farebbe qualsiasi cosa per noi, piange quando ci vede tristi, è il primo a difenderci quando sente qualcuno insultarci o parlare male di noi e sa che può sempre contare su di noi. Non può averlo seriamente detto...

In un'altra dimensione|| 𝒴𝑜𝑜𝓃𝓂𝒾𝓃 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora