Non gli va più bene un cazzo da quando la mattina si alza e la prima cosa che vede non è il nuovo episodio di one-punch in tv. Da quando non spende soldi per le sue caramelle verdi a forma di quadrifoglio spinge e sbraita contro tutti. Come se fosse colpa loro s'è cresciuto senza perdere tempo e perdendo tutto quello del mondo.
"Al posto del cuore c'hai le picche." gli aveva detto Hoseok una sera a casa di Namjoon. Taehyung aveva roteato gli occhi facendo ridere Seokjin, un po' partito per il sidro (che come fa ad ubricarsi con quello, lo sa solo lui.) un po' perché a seokjin faceva ridere tutto di loro. Sembrava d'un altro pianeta lui, pronto a ridere per i problemi degli umani.
Hoseok è un topo da biblioteca con la puzza sotto al naso, gli occhiali tondi e fini sempre messi troppo in basso che fanno impazzire Taehyung, e il cardigan giallo. Taehyung è, se così si può dire, innamorato di Hoseok in ogni modo possibile per un uomo. questo non è mai cambiato ma è un segreto che lui ed il bambino sperduto condividono.
"Non sei mica diverso tu."
Taehyung è alto e prova a ricordarsi che cosa si provava quando tutto era più grande di te. È inutile che piangi, cazzo, tanto non ritorna.
Sputa per terra e si lamenta delle strade scivolose, si da calci da solo e si lamenta delle ginocchia sbucciate che nessuno bacia più.E piange.
Taehyung piange come il bambino che non è da troppo tempo, si abbraccia da solo e singhiozza inutilmente. Tanto non torna. Tanto non cambia. Piange sotto la pioggia in piazza con tutti a fissarlo e si sente bruciare il corpo; piange la notte con le coperte sul viso e il respiro corto; piange quando sta con gli altri e poi li spinge via.
"È inutile che piangi", gli dice sempre Seokjin.
"cazzo," deve strapparsi la pelle. "cazzo, hyung," lui non è questo. "stasera mi sa che mi strappo il cuore." e piange ancora.
Seokjin che lo stringeva le sere prima di ogni esame, Seokjin che l'ha visto crescere dalla finestra di fronte alla sua, Seokjin che chiamava 'zia' sua madre, Seokjin lo stringe ancora.
Taehyung è, se così si può dire, invidioso di Seokjin. Seokjin che è grande da una vita, che non si è mai perso, che il bambino che era e che non è stato se l'è portato dietro sempre. Taehyung è verde d'invidia.
"Hyung", deve togliersi la pelle a morsi, "a lui piacevano le giostre." e Taehyung deve prendere quello che gli resta del cuore e tagliarsi le gambe. "e a me no, hyung. Perché no?" Taehyung rivuole tutto più grande di lui.
Taehyung quel bambino lo rivuole indietro perché ha perso troppe cose perdendosi tra una lite e una scoperta nuova.
Gli autoscontri, le montagne russe, lo zucchero filato, i peluches a casa di sua nonna, i cartoni che lo tenevano fermo per ore. Taehyung rivuole tutto e forse anche qualcosa di più.
non gli va piu bene un cazzo e se potesse appallottolarsi fino a scomparire lo farebbe. se solo potesse ricominciare.
Taehyung l'ha perso di vista per un attimo assieme ai sogni ormai schiacciati da lui stesso. Si chiede come sta e cosa penserebbe di lui, lui che ancora ama le stesse cose ma con meno vita, che fa la stessa colezione da vent'anni ma che non sente più il sapore, lui che la tv non l'accende più, che non disegna, che non legge, che non sta più scalzo.
Non va più bene nulla e la musica è solo rumore, i colori solo macchie, la luna solo luce, il mare solo acqua. Non va bene nulla. I libri solo carta, i giochi plastica. Le giostre non ci sono più.
L'amore è rimasto Hoseok ma per quanto ancora?
Taehyung piange ancora.
