È solo una serata

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Sono le 21:34,
abbiamo appena finito di cenare, una spianata sarda, Lav mi dice che non è così ma a me continua a sembrare una piadina, non so come facciano a trovarci differenze.
Stando giorni con la madre di Lav e il compagno, sto imparando a conoscere anche dei lati della sua personalità che non conoscevo ancora così bene, si imbarazza sempre quando le fanno domande, o quando le fanno a me.
-Buona la cena!- dico.
Entrambi corriamo in bagno per lavarci i denti, come due stupidi giocando a chi arriva per primo, e lei si è pure presa una bella caduta, mi è scappata una risata, dopo sono corso subito a tirarla su e a prenderla in giro.
Ci laviamo i denti, tra vari doppisensi con lo spazzolino e il dentifricio, mani messe nei posti più intimi, risate e baci, foto allo specchio, lei davanti e io dietro, foto spinte, foto dolci e foto carine, ci mettiamo mezz'ora per uscire dal bagno, spinti solo da Michela che ci dice di muoverci.
Dopo andiamo nella stanzetta, io e lei abbiamo due letti separati.
Ha sete, decido di andarle a prendere un bicchiere d'acqua, ma me la ritrovo dietro che mi segue,
-stupida- le dico.
Beviamo, insieme, e dopo la prendo in braccio, con una mano sotto le gambe e una dietro la schiena, e faccio quelle scale come un superforzuto, arrivo e la sbatto sul letto, "dolcemente".
Lei ha freddo, in effetti fa parecchio fresco stasera, così le presto la mia giacchetta e lei mi fa un sorriso dolcissimo, dicendo "grazie" con un tono altrettanto dolce.
Le rimbocco le lenzuola, le do un bacino sulla fronte, lei si sente al sicuro, piccola e protetta, da me che cerco di essere ciò che desidera.
Intanto mi cambio, metto il pigiama; cambio anche i boxer ma resto girato di spalle per non farmi vedere, e lei mi fa da dietro "che bel culetto", pss.
Mi metto la maglia e sono da lei, al suo fianco, sul lettino.
Le dico -mi sono girato per non farti vedere- , risponde -potevi girarti eh- con un tono piuttosto provocante e scherzoso. Mi fa impazzire.
Passano diversi minuti: io le bacio le guance, le accarezzo il viso, le tocco i fianchi, ci baciamo, ci coccoliamo. Lei mi bacia il collo, e inizia a riempirmi di baci su tutta la faccia, mi fa andare fuori, completamente.
La mia attenzione ricade sul bracciale che ha al polso, un mio braccialetto di quando ero bambino, col mio nome scritto con i cubetti di varie lettere colorate. Gliel'ho regalato molto tempo fa, così per farle sentire che, nonostante le nostre difficoltà nel vederci, nonostante quei trenta chilometri che ci separano che a tratti sembrano tremila, io sono sempre lì, al suo fianco, che le tengo la mano.
Sono le 22:59, siamo stanchi, fa freddo, siamo insieme abbracciati sotto le lenzuola, ci addormentiamo, come due patati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2022 ⏰

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Io e lei, dove non ha mai smesso di piovere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora