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Ci rimasi secca, brividi presero a corrermi impazziti lungo la colonna vertebrale penetrano nel midollo. Non mi aspettavo nulla di simile, credevo che questo momento non sarebbe mai arrivato e invece il dolore del pizzicotto che mi stavo dando al braccio lo sentivo forte e chiaro; non era un sogno. L'eccitazione mi invase, finalmente tutte quelle domande avrebbero trovato una risposta.

Allo stesso tempo però fui subito invasa da un senso di paura. Sapevo che era sbagliato, tremendamente, e che ci avrebbe messe entrambe seriamente nei guai con il resto della famiglia; anche Mydra, Bianca, Tasnim e persino Finley avevano diritto tanto quanto me, ma i miei occhi erano attratti dalle mani della nonna che toglievano lo scotch tanto quanto l'acqua durante la luna piena.

Tutto passò in un secondo piano quando lo scatolone fu finalmente aperto rivelando il bottino: un cuscinetto di tessuto all'apparenza molto pregiato, una scatolina di caramelle molto antica, una bottiglietta di latta, un astuccio con penne appartenenti penso all'altro mondo, un coltello con rifiniture in argento e scritte in una lingua che non conoscevo e molte altre cose apparentemente insignificanti. C'erano poi degli aggeggi molto insoliti, come dei guanti con strani tubicini, un bastone di acciaio con una specie di ampolla all'apice, due bracciali con dei strani disegni, degli strani dischetti penso anch'essi d'acciaio e una specie di coroncina \ pseudo fascia per capelli.

Mi venne l'acquolina alla bocca, cosa diamine erano quegli affari? Non avevo la minima idea di cosa fossero. E a cosa servivano?

Le mani della nonna erano alla ricerca frenetica, quasi disperata, di qualcosa ma al contempo riprese a parlare.

-Ci sono molte cose che voi non sapete, di cui vi è stata vigliaccamente privata la conoscenza-

-L'ho capito questo nonna. Vuoi dirmi di cosa si tratta ora?!?!- non mi trattenevo più ormai.

Si girò di scatto con gli occhi di fuori.

-Non è questo il punto! Voglio tu capisca che io ho sempre voluto parlarvene ma i vostri genitori...-

-Questo lo sappiamo benissimo-

-No...io, io sono stata una vigliacca, mi sono fatta abbindolare. Ma...ecco, io mi sono ritrovata da sola e questa volta non sono stata abbastanza forte, persino Ozanne e Aldine erano e sono tutt'ora molto scettiche, pensano non sia più necessario ormai perché siamo fuori pericolo, ma ultimamente la gamba mi fa più male del solito... sta per succedere qualcosa, lo so. Non abbiamo più tempo ora, e se ci troveranno voi non saprete minimamente come difendervi! Sono stata una vigliacca a farmi sopprimere da tua madre e tuo zio, avrei dovuto addestrarvi lo stesso-

Addestrarci?

La voce della nonna era cambiata, adesso è attraversata da vibrazioni inquietanti: sembrava quella di un drogato in astinenza; i suoi movimenti spasmi frenetici e gli occhi sgranati.

-Nonna così mi stai spaventando... c'è qualcuno che ci sta minacciando?-

-Shh... tranquilla, no tu... non... non ci pensare ora, tranquilla tesoro ti dirò tutto, prima devo trovare una cosa- disse all'inizio titubante, come si fosse resa conto di aver parlato troppo, o troppo presto, di determinate cose.

-Tu sei quella che più di tutti ha bisogno di sapere- continuò farfugliando tornando alla maniacale ricerca. I muscoli tesi e rigidi, la sua pelle divenne luccicante per il sudore.

-Ma vuoi dirmi di cosa stai parlando? Nonna tu non stai bene, torniamo sotto. Ne parleremo un'altra volta insieme a Mydra e Finley. Non avremmo dovuto...- la presi sotto braccio cercando di allontanarla con i sensi di colpa che mi allagavano la mente. Ora sembrava veramente una matta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10, 2021 ⏰

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