You've come out of nowhere and into my life

570 23 1
                                    

Anne gli dice sempre che il giorno in cui Harry è nato, nessuno se lo aspettava. O meglio, lei sapeva che sarebbe nato da lì a poco, tutti lo sapevano, ma quella sera, così chiara e luminosa, non sembrava quella adatta alla nascita del fratellino di Gemma. Non lo sembrava e basta.
E' la sera dell'ultimo di Gennaio quando la mamma impazzisce non appena Anne comincia a soffiare forte dalla bocca come uno di quei dragoni che sputano fuoco nei cartoni. Sono tutti intorno alla tavola da pranzo a chiacchierare: mamma, Papà, i genitori di Gemma, Gemma e ovviamente Louis. Lui e Gemma stanno giocando con il pupazzo che ha ricevuto per il suo compleanno, quel meraviglioso orso color caramello, quando la mamma inizia a gridare contro Papà che la fissa a bocca aperta, "Muoviti! Sta partorendo!" Anche il padre di Gemma si blocca come un pupazzo di neve, Louis li trova piuttosto divertenti. Poi tutto succede velocissimamente: Papà carica lui e Gemma in macchina e li porta all'ospedale, Louis si addormenta sulla poltroncina e Gemma gli sbava sul maglione nuovo e poi la mamma arriva a svegliarli e a dire loro che è arrivato Harry, che Anne sta bene. Louis non ha visto arrivare proprio nessuno e, in fondo, si è addormentato solo cinque minuti, croce sul cuore, quindi come avrebbe fatto Harry ad arrivare senza farsi scoprire? La mamma porta entrambi in una stanza bianca e Gemma gli sussurra nell' orecchio mentre gli stringe la manina, "Secondo te possiamo usare il mio nuovo fratellino come il gioco dell'Allegro Chirurgo?"
Louis annuisce, compiaciuto. L'Allegro Chirurgo è sempre stato il suo gioco preferito.
Non appena entrato, vede Anne in un lettino, i capelli marroni tutti sudati e la pancia meno gonfia degli ultimi mesi. E' ingrassata tanto, soprattutto dal compleanno di Louis in poi, ma quando il bambino le ha chiesto perché ingrassasse nonostante non mangiasse tanto, è scoppiata a ridere e gli ha scompigliato i capelli, "Non sono ingrassata, tesoro. Dentro la mia pancia c'è il fratellino di Gemma," gli ha detto, "Fra un po' lo conoscerai."
La risposta non lo ha convinto affatto. Come fa un bimbo ad entrare dentro una pancia? E' semplicemente impossibile!
Anne sta guardando il fagotto fra le sue braccia mentre lo dondola gentilmente; Gemma gli stringe di più la mano.
"Gemma, Louis," mormora con la voce stanca ed un sorriso smagliante Anne, "Questo è Harry. Venite qua."
"Forza, amore," gli sussurra la mamma spingendolo appena dalla bassa schiena, "Avvicinati."
Louis fa qualche passo, ancora mano nella mano con Gemma, e si solleva sulle punte, accanto al letto di Anne. La donna si sporge un po', avvicinandogli il bambino che respira piano.
Louis apre appena la bocca, stupito, perché - perché Harry è identico ad una della bambole di Gemma; viso tondo e chiaro, capelli soffici, guance rosate. Forse addirittura più bello, decisamente più bello. A lui le bambole non sono mai piaciute.
"Lo volete tenere in braccio?"
Gemma scuote la testa, staccandosi da Louis e cercando di farsi abbracciare dalla sua mamma; è una bimba strana e piccola, lui ormai è un uomo.
Louis annuisce con vigore con il cuore che batte forte nel petto. Lo fanno sedere accanto ad Anne sul letto, e, dicendogli di stare attento, gli danno Harry fra le braccia.
Sente il caldo lungo lo sterno come quando la mamma gli fa la cioccolata calda e la beve immediatamente, senza soffiarci sopra. Harry è così piccolo fra le sue braccia e lui si sente così grande. In quel momento, il bambino muove lentamente le piccole palpebre, spalancando gli occhi.
Louis gli accarezza con la mano il viso, guardandolo fisso. Harry gli stringe pianissimo un dito con uno sguardo brillante.
Louis guarda la mamma, sorridendogli con la sua bocca sdentata, "Posso portarlo a casa con me? Può dormire nel mio lettino!"
Anne e la mamma scoppiano a ridere, contente, ma Louis solleva semplicemente le spalle alla loro reazione, avvicinando il volto a quello di Harry, "Lo so che gli adulti sono strani, piccolino, ma ci sono io con te. Sei al sicuro."
Harry gli fa la pipì addosso.

*

6 e 4 anni.

Un pomeriggio d'Estate, Gemma scoppia a piangere e gli urla contro che, da ora in poi, non è più il suo migliore amico. Se ne va da casa sua, sbattendo il portone di legno con tanto frastuono.
Louis ci rimane un po' male perché Gemma è da sempre la sua migliore amica e ora anche la sua fidanzata, ma non le corre dietro.
Da quando è arrivato Harry, Gemma si comporta in maniera strana: stringe forte Louis quando il fratellino si avvicina a loro per giocare, gli bacia rumorosamente le guance, vieta ad Harry di stare con loro nel salotto, facendo piangere il bambino e prendendosi
i rimproveri di Anne.
Louis finisce sempre per coccolare Harry e cercare di farlo smettere di piangere perché gli fa male il petto ogni volta che grosse lacrime rendono più scure le guance del bambino. Ed Harry, ogni volta, gli sorride forte forte, stringendosi a lui.
"Perché Ge'ma 'e n'è andata, Lou?" gli chiede il bambino con la voce piccola e gli occhi grandi. Louis alza le spalle nell'esatto momento in cui la mamma entra e gli porge la stessa identica domanda. Lo mette in punizione per un pomeriggio perché ha fatto piangere Gemma.
Anne viene a riprendere Harry dopo una decina di minuti e comincia a parlare con la mamma del perché Gemma si comporti in maniera strana. O almeno è questo quello che Louis capisce da dietro la porta della cucina. Harry nel frattempo gli accarezza i capelli.
"Posso 'ssere i' tuo nuovo miglio'e amico?" gli chiede, sussurrando nell'orecchio, piano piano come quando fanno il gioco delle spie in missione segreta. Louis sa che è sbagliato perché ha appena perso la propria migliore amica/fidanzata senza nemmeno capire bene come mai, ma annuisce ugualmente, "Ok," mormora con delicatezza.
"Me lo p'ometti come se fossi un Powe' 'anger?" domanda con gli occhi verdi grandi e speranzosi, le lunghe ciglia marroni che sbattono velocemente.
"Promessa da Power Ranger."
Harry lo abbraccia fortissimo, togliendogli il fiato dai polmoni.

You've come out of nowhere and into my life Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora