perché ti amo?

Capitolo 1

Stavo camminando per i corridoi della yuuei cercando, anche se con scarso successo, la sala dei professori.

Sono una professoressa che viene dall'italia. Venuta a sostituire un professore che purtroppo ha subito vari danni per colpa di un attacco da parte dei villain e che non può tornare a lavoro per qualche mese, ed io ero l'unica che potesse farlo.

Comunque a me non dispiace, anzi è tutto il contrario e bello ritornare nella scuola che hai fatto quando eri giovane e incontrare i tuoi vecchi amici, perciò non è un Problema.

Mi chiamo Erika ho 23 anni, il mio quirk si chiama Time tok, posso controllare il tempo a mio piacimento, purtroppo mi da un effetto chiamato iperattività, ovvero non riesco a stare ferma neanche un istante!
Ma il pregio è che ho un intelligenza pari a quella di heistein, per il mio cervello molto sviluppato, perciò posso sapere dove andrai anche se non ti conosco nemmeno. Forte vero?

Comunque sono pessima nel orientamento perciò non so dove si trova quella maledetta stanza...

comunque, cammino per i corridoi senza un meta ben precisa quando ad un certo punto, mentre sono distratta, sbatto contro un palo dur- ah no era Aizawa shota detto anche erasead head...però e cresciuto parecchio ed e anche piu bello di prima. si tutti lo hanno capito, ho una cotta da quando avevo...ehm, 15-16 anni? piu o meno?

"Azy? da quanto tempo!"

dissi abbracciandolo, l'ho detto prima no? ho l'iperattività sopratutto quando sono sotto feromoni oppure a stress ed ecco qui, lo stress di qui la mia vita ne ha bisogno...

"erika? non eri tornata in italia?"

"siii e vero, ma sono tornataaa non sei felice? sei felice vero?"

"che ti comporti da bambina per niente"

ed eccolo di nuovo, l'unica persona che non sa del mio problema e lui! la persona che amo e che ho amato per ben 9 anni e che non mi sopporta...iniziamo bene

"ma come Azy? ammettilo che mi vuoi bene almeni un poooo?"

"mai, ed ora devo andare nella mia classe, l'aula dei professore e infondo a sinistra, penultima porta"

e se ne va, tutto qui... se ne va di nuovo, lasciandomi con il cuore spezzato nel mentre cammino per i lunghi corridoi che trabocca di studenti...