𝙸𝚗𝚝𝚘 𝚢𝚘𝚞 | 𝑰𝒕𝒂𝒍𝒚'𝒔 𝒐𝒏𝒆-𝒔𝒉𝒐𝒕𝒔

𝐎𝟏 | 𝐑𝐮𝐬𝐢𝐭𝐚

𝙜𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧: boy(🇷🇺) × girl(🇮🇹)

𝙧𝙖𝙩𝙞𝙣𝙜: fluff

𝙩𝙮𝙥𝙚: 💚 (𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑛𝑛𝑜 𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒)

𝙩𝙧𝙖𝙢𝙖: Italia e Russia vengono scelti per giocare a 'sette minuti in paradiso'
[𝘵𝘦𝘦𝘯𝘢𝘨𝘦 𝘢𝘶]

𝙬𝙤𝙧𝙙𝙨: 4998

𝙥.𝙫.: Russia

𝙧𝙞𝙘𝙝𝙞𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙙𝙖: Cashiki

⚠︎𝙩𝙬⚠︎
𝐺𝑙𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎
𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑜𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑝𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑈𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑎

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𝙲𝚕𝚊𝚞𝚜𝚝𝚛𝚘𝚙𝚑𝚘𝚋𝚒𝚊
(🇷🇺𝑹𝒖𝒔𝒊𝒕𝒂🇮🇹)

❛ 𝚟𝚘𝚛𝚛𝚎𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚒𝚕 𝚝𝚎𝚖𝚙𝚘 𝚏𝚘𝚜𝚜𝚎 𝚌𝚘𝚗𝚐𝚎𝚕𝚊𝚋𝚒𝚕𝚎, 𝚌𝚘𝚜𝚒̀ 𝚌𝚑𝚎 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚊 𝚛𝚒𝚖𝚊𝚗𝚎𝚛𝚎 𝚙𝚎𝚛 𝚜𝚎𝚖𝚙𝚛𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚝𝚎 ❜

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Quel dannato americano mi aveva invitato ad una delle sue tante feste questo mercoledì ed io avevo deciso di andarci. Non perché mi piacessero le sue feste ho chissà cosa, ma semplicemente perché volevo rilassarmi un po'...

Di principio, infatti, non volevo andare ma quando ero venuto a sapere che ci sarebbero state anche nazioni con cui andavo d'accordo, decisi di mettere da parte l'astio che c'era fra me e l'americano e andare.

Appena arrivato, notai subito che le persone che si trovavano alla festa erano molte poche ma decisi di non farci caso poiché ipotizzai che qualcuno dovesse ancora arrivare.

Mi avvicinai al soggiorno della casa e mi sedetti su una delle poltroncine lì presenti, cominciando ad annotare mentalmente tutti i presenti. I miei occhi esaminavano ogni angolo che addocchiavano, mentre le mie orecchie si irrigidivano al suono della musica troppo alta.

Andai avanti con questa mia scannerizzazione per circa cinque minuti poi, stanco della musica troppo alta, mi dirisi verso il balcone più vicino per prendere un po' d'aria. Mi appoggiai al cornicione sospirando e mi soffermai a guardare il cielo. È davvero scuro stasera.... forse venire qui non è stata una buona idea.

Ogni qualvolta che nel cielo notturno non brillavano stelle, erano sempre accadute cose spiacevoli. E se questa fosse una di quelle volte?

«Beh, buona sera Russia» pronunciò una voce familiarmente pacata. Mi voltai e vidi Cina.

La donna dai capelli scuri come la pece si posizionò affianco a me e mi fece un leggero cenno del capo in segno di saluto.

«Oh, ciao Cina... anche tu qui?» la salutai ricambiando il gesto, anche se non fu visto dalla cinese.

«Già. Sono venuta per accompagnare Giappone: mi ha detto che ci teneva a venire qui, così...» rispose l'orientale fece un piccolo cenno con le mani, per poi poggiarsi vicino a me e aprire i suoi occhi ambrati osservandomi.