Qualcosa mi cade di mano. Non sento più niente. Non capisco più niente. Scompare tutto. Vedo solo lei, per terra. La mia mente si offusca. Le lacrime scorrono sulle mie guance. Norman mi sta accanto ma sembra così distante. È nella mia stessa situazione probabilmente. Ha gli occhi spalancati, spaventati. Avrò lo stesso aspetto al suo sguardo?
Osservo lei, per terra, in quella pozzanghera di sangue e acqua, come il coniglio di peluche che tanto amava, con un fiore rosso cremisi nel petto. La mia mente si fa sempre più oscura quando delle voci e dei passi mi riportano in vita. Norman mi afferra e in pochi secondi mi ritrovo sotto al camion.
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.Ho il vento tra i capelli. Gli stivali nell'erba. Norman è sempre al mio fianco. Ci fermiamo per riprendere fiato. Il mio cervello sta ancora elaborando.
Cosa ci faceva la mamma lì? Cosa erano quelle cose? Perchè Conny era lì, morta? Non doveva essere adottata?
Stavo per esplodere. Guardai Norman.
"N-Norman...C-Conny è..-".
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.Ora che ero sul muro, con i miei fratelli e sorelle che passavano dall'altra parte del precipizio, una marea di ricordi mi inonda la mente. Quelle giornate passate al sole, sul prato, a giocare a pallone, le arrampicate nella foresta, le rumorose mattinate, tutti i miei fratelli che ridevano fragorosamente. E poi la mamma, con il suo sorriso dolce, i suoi caldi abbracci, i suoi sguardi e le carezze che ci dava ogni volta che avevamo paura...e se tornassi indietro? Se questo fosse solo un brutto sogno? Si...posso tornare dalla mamma, stendermi nel mio letto e risvegliarmi il mattino dopo e...e ritrovare tutti...l'orfanotrofio sano, senza una traccia dell'incendio che illumina alle nostre spalle tutto il territorio di Grace Field...mi sveglierò la mattina scoprendo che era solo un'incubo...butterò tutti giù dal letto e un'altra allegra, solare mattina si registrerà nel mio fascicolo di vita...di nuovo partite ad acchiapparello fatte per gioco e non per salvezza...di nuovo Ray sotto all'albero con un libro in mano, incline a non giocare...di nuovo i calorosi sorrisi di Conny e Phil...di nuovo Anna e Gilda a fantasticare sul mondo esterno...di nuovo il nostro trio riunito...Io,Ray e Norman...
L'immagine di Norman che se ne va mi balena in mente. No. Non è un sogno. È una scelta. La mamma, o la libertà. Sono l'ultima rimasta sul muro.
"Emma!"
...La mamma mi sta chiedendo di tornare. La guardo. Guardo l'orfanotrofio. Guardo i miei fratelli che mi aspettano laggiù. E afferro la corda.
"Addio...Mamma"
La sua immagine sul muro, bianca, con i capelli neri al vento, è un sorriso, è l'ultimo ricordo di dodici anni di bugie.
"Phil...aspettami."
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•𝑴𝒆𝒎𝒐𝒓𝒊𝒆𝒔☘︎
Fanfiction°•Questa è una storia ispirata al manga e anime di TPN (anche se preferisco di granlunga il primo). Sono testimonianze, pensieri e lettere di personaggi descritti tra one-shot e head-canon. Sono presenti spoiler del manga. Ci saranno anche capitoli...