happy

297 54 145
                                    

Chifuyu si alzò da terra e si spolverò i pantaloni. Aveva appena finito di visitare la tomba di Baji e aveva lasciato i suoi saluti.

Voltò la testa verso Kazutora, che stava in piedi alla sua destra. «Vuoi salutarlo anche tu?»
Kazutora scosse la testa e rispose: «Non ce n'è bisogno».
«Ho capito».

Uscirono dal cimitero e Chifuyu infilò le mani in tasca.
Tra loro regnava un silenzio tombale, nessuno dei due aveva intenzione di aprire bocca. A volte aprivano la bocca per parlare, ma poi si fermavano rendendosi conto che non avevano idea di cosa dire.

Kazutora era uscito da qualche mese dalla prigione e, ormai, andava d'accordo con tutti gli altri. Aveva capito che l'avevano perdonato tutti per ciò che aveva fatto il giorno dell'Halloween di Sangue e non poteva che esserne felice. Anche Kazutora, ormai, aveva iniziato a perdonare se stesso. Gli ci erano voluti anni per farlo. Ma ci era quasi riuscito.

«Hanemiya» lo richiamò Chifuyu, mentre teneva lo sguardo alto verso il cielo.

Kazutora sobbalzò: era talmente immerso nei suoi pensieri che sentire la voce dell'altro lo aveva spaventato.
Lo guardò semplicemente, aspettando che lui parlasse.

Chifuyu scostò con la mano una ciocca di capelli che gli era ricaduta sugli occhi. «Oggi il sole sta splendendo» disse. Spostò lo sguardo verso Kazutora, sollevando leggermente un angolo della bocca. «Non trovi che sia una bella giornata?»

Kazutora rimase sorpreso da quella semplice domanda. Si sarebbe aspettato una domanda più... Seria, in un certo senso. Pensava che si sarebbe sentito dire una frase come "ehi Hanemiya, come mai hai ucciso Baji? La verità è che non ti ho mai perdonato e non lo farò mai, sei solo un assassino". In fondo non si sarebbe nemmeno stupito di una domanda simile. Quindi sentire un semplice commento sul tempo meteorologico l'aveva sorpreso.

Annuì leggermente con il capo, per poi spostare lo sguardo sulle automobili che passavano al suo fianco. «Già» rispose solamente. «Ma credo che tra poco pioverà» mormorò.

«A me piace la pioggia» rispose Chifuyu scrollando le spalle. «La preferisco al sole. È meno banale, suppongo».
Kazutora si chiese cosa intendeva dire con quelle parole. Lo fissò in silenzio, in attesa di una risposta.

Infatti Chifuyu continuò a parlare. «Come dire... Il sole lo vediamo tutti i giorni. Al massimo qualcuno esclama "che bella giornata!", ma poi la questione finisce lì. Invece spesso ci lamentiamo della pioggia, soprattutto quando siamo fuori casa e non ci siamo portati un ombrello dietro. E fissiamo le gocce che scivolano sui vetri e fanno a gara per chi arriva per prima alla fine. Siamo quasi affascinati dalla pioggia».

«Dove vuoi arrivare?» chiese solamente Kazutora, dopo qualche istante di riflessione. Era sicuro che in quel discorso ci fosse un secondo fine, credeva che non potesse dire parole del genere senza un motivo preciso.

Chifuyu alzò le spalle. «Era un paragone. Credo che la maggior parte di noi non si goda abbastanza i momenti di felicità. Ad esempio, tu: quante volte, quando sei felice, pensi "in questo momento sono proprio felice"?»

«Non molto spesso» ammise Kazutora. Era proprio l'ultimo dei suoi pensieri dirsi mentalmente "sono davvero felice ora" nei momenti in cui stava bene.

«Capisco, nemmeno io» disse Chifuyu, mentre sorrideva divertito. «Probabilmente non mi accorgo nemmeno di essere felice, i bei momenti passano troppo in fretta. Infatti quando stavo in compagnia di Baji mi divertivo sempre, tanto che quei giorni sono volati».

Kazutora sentì una morsa al petto. Ogni tanto Chifuyu iniziava a parlare di Baji e questo aumentava i suoi sensi di colpa.
«Posso immaginare». Aveva risposto così sbrigativamente che era evidente che ci fosse qualcosa che non andava: non riuscì a nasconderlo

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 16, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

|| HaPpY || KazuFuyu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora