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Mi vesto ed esco velocemente di casa siccome sono già in ritardo.
Arrivo poco dopo nel solito posto dove mi vedo con Mattia (rondo), ovvero una piccola panchina circondata di erba e fiori.
Un posto tranquillo per stare soli.
Lo vedo davanti la panchina aspettarmi con le mani in tasca.
"In perfetto orario" scherza appena mi vede.
Mi sorride facendomi sciogliere.
Mi avvicino e subito mi accoglie abbracciandomi,mi lascia un bacio sulla guancia e ci sediamo.
"Che hai fatto in questi giorni?" Mi chiede.
"Niente di che" rivolgo lo sguardo verso di lui e lo vedo accendersi una sigaretta.
"Vuoi?" Me la passa per farmi fare un tiro.
Rifiuto scuotendo la testa.
"Non fumi? Piccola" mi prende in giro ridendo.
Quanto mi è mancato, mi scrive sempre ma non ci vediamo spesso...
"Hai intenzione di parlare o..."
Mi chiede spegnendo la siga.
Non avendo nessuna risposta mi prende la mano,facendomi alzare, e mi fa sedere sulla sua gamba.
"Cos'hai?" Mi chiede accarezzandomi la guancia.
"Mi sei mancato" rispondo senza pensarci due volte ed abbracciandolo.
Non mi piace non vederlo mai.
"Anche tu, non sai quanto" mi stringe forte.
Ci guardiamo intensamente per un paio di minuti.
"In questo momento ti vorrei baciare"
Arrossisco appena pronuncia quella frase.
"Perché non lo fai?"
"Non vorrei che ci vedesse qualcuno"
Il mio sorriso si spegne.
"Ah capisco" si vergogna di me probabilmente...
"Conosci la mia situazione e non voglio esporti nel mio mondo, non vorrei mai che qualcuno si mettesse contro di te, capisci?"
Mi alza il mento e mi lascia un bacio sulla fronte.
"Okay" borbotto a bassa voce.
"Vieni saliamo" mi fa alzare dalle sue gambe e mi prende per mano.
"Dove?" Chiedo intontita.
"A casa mia" sorride.
Facciamo per incamminarci e dopo un po' arriviamo davanti un grande palazzo.
Saliamo le scale ed entriamo in casa.
"Sono riuscito a pagarmi questo appartamento senza l'aiuto di nessuno, sono molto fiero"
Mi sorride.
Che carino.
"È molto accogliente"
Ci dirigiamo in camera sua.
Si avvicina levandomi il giubbotto e lasciandolo sulla scrivania, fa lo stesso con il suo.
"Qua posso farti che voglio senza la paura che qualcuno ci veda"
Mi lascia dei morbidi baci sul collo facendomi rabbrividire.
Mi fa stendere sul letto con lui e parliamo.
Parliamo...
"Sai mi piace proprio stare con te"
Si gira di fianco per guardarmi meglio.
"Anche a me" gli sorrido.
Fa per avvicinarsi ma subito mi squilla il cell.
Che palle...
Guardo lo schermo ed è mia madre.
"Devo andare"
Mi allontano da lui per alzarmi dal letto.
Si alza anche lui e mi osserva mentre mi metto il giubbotto.
"Ti accompagno?" Mi chiede.
"No tranquillo" faccio per andarmene non sapendo come salutarlo.
È già tutto abbastanza imbarazzante...
Mi ferma prendendomi per il braccio e mi avvicina a lui, mi abbraccia e biascica
"sai che mi mancherai vero?"
Sorrido nel l'incavo del suo collo.

Zona 7| RONDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora