Capitolo 1

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Era da fin troppo tempo che se ne stava seduto di fronte alla scrivania a guardarla mentre correva per tutto l'ufficio.

Correva e si fermava e poi stava qualche minuto sulla scrivania piegata in avanti dando bella vista del suo di dietro a lui che intanto stringeva la mascella.

Avevano le scrivanie una di fronte all'altra ma lei invece che fare il giro per stare di fronte a lui faceva vedere il sedere fasciato da fottuta gonna a matita.

Cominciava a pensare che lo facesse apposta...

"Granger perché non ti fermi un secondo?" Decise di dire lui.

Si bloccò proprio tra le due scrivanie e lo guardò come se fosse impazzito.

"Stai scherzando spero..." mormorò lei.

"Hai anche domani... e dopodomani. E poi il tuo turno finisce... adesso" disse guardando l'orologio al polso.

Hermione si fermò a guardarlo e si rilassò appena dopo. 

Infondo aveva ragione, era tardi ed era stanca. Fermarsi era l'idea migliore. 

"Va bene... hai ragione, è tardi. E anche te devi andare." Cominciò a raccogliere le sue cose con calma mentre continuava a mettere i riccioli dietro le orecchie. 

"Io non vado a da nessuna parte, Granger... io ho del lavoro da fare e non ci sarò per il resto della settimana, te sì" intervenne lui. 

Lei stette per ribattere fin quando non realizzò ciò che aveva detto.

"Come non ci sarai?"

Forse... perché non ne sapeva nulla? Forse glielo aveva detto e lei non aveva prestato attenzione. Dove doveva andare?

"Oh non te lho detto?" Disse lui, sembrava quasi che glielo avesse detto apposta con quel tono innocente.  "Devo andare in Italia per un caso che mi hanno assegnato. A Venezia. Ero sicuro di avertelo detto... ma certo che lho fatto, più di un mese fa"

Hermione si senti quasi in colpa per non averlo ricordato. Un mese prima non si parlava d'altro e lui era... felice. Davvero felice e lei se ne era dimenticato.

"Ah... giusto sì, me lo avevi detto – si grattò la nuca nervosamente – beh allora... emh, buona fortuna a... a Venezia"

Era davvero così patetica?

Draco si alzò dalla scrivania lentamente fin quando non le fu di fronte. Era quasi sinceramente offeso del fatto che non se ne ricordasse. Certo non si aspettava di più ma neanche così poco. Era solito per lei intromettersi e per una volta che non l'aveva fatto sembrava... così strano.

"Credo che andrò a prendere qualcosa da bere, starò qui ancora un'oretta, un caffè mi terrà sveglio abbastanza" prese su la sua giacca pronto ad uscire dall'ufficio ma Hermione lo fermò

"Se... se aspetti giusto due minuti possiamo andare insieme, magari possiamo bere qualcosa insieme prima che io vada."

Non era proprio sicura del perché di questa decisione, ma si sentiva in colpa. Lui fece un cenno di assenso con la testa ed Hermione in due minuti aveva rimesso le sue cose in borsa e preso anche la giacca.

Il tragitto dall'ufficio al bar fu piuttosto imbarazzante. Si sentivano solo i tacchi di Hermione che colpivano il marmo nero mentre camminavano lentamente.

Il loro rapporto era abbastanza... platonico. La loro specie di relazione era più che altro spirituale, si intendevano meglio di chiunque altro. Ogni caso che avevano insieme veniva sempre risolto, sembrava proprio il duo perfetto. Tante volte era stato chiesto se si frequentavano. La risposta era ovviamente NO. Ma era abbastanza normale per loro pensarlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2022 ⏰

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