Dodici ore.Il primo lasso.
"Ventiquattro ore? Ma di cosa stai
farneticando?! Hai perso il senno?" domandò Harry visibilmente spaesato."Quell'uomo, lo stregone, il mago, l'arrampicatore sociale o come accidenti vogliamo chiamarlo ha detto questo... in arabo, chiaramente."
"Fin qui c'ero arrivato anch'io, il santo patrono dei bagni pubblici dello stadio è stato fin troppo esplicativo!" sbottò con fare ovvio.
"Ha detto.."
"Chi?!" chiese ancora, esasperato.
"Quel folle! Ha detto che soltanto l'amore, l'amore vero potrà salvarci!"
"Delirava! E stai delirando anche tu! Cosa significa che soltanto l'amore potrà salvarci?! Cosa vuoi insinuare, che io non sia una persona amata?! O che non sia amabile?! Pensi che non meriti d'essere amato?!"
"Perché te la prendi con me? Non l'ho mica detta io questa cosa!" si difese contrariato "Ho come l'impressione che questo sia a tutti gli effetti un maleficio!"
"E come pensi di risolverlo?! Come pensi di uscirne?!" domandò esasperato.
"La risposta ci è stata data sin dal principio: soltanto l'amore vero può salvarci."
Harry lo guardò impassibile, come se avesse detto la cosa più assurda del mondo.
"Io me ne vado!"
"Ma dove vai?! Con il mio corpo! Torna subito qui!"
"Non lo so! Voglio.. voglio riflettere! Da solo! In compagnia di me stesso.. eh, beh.. del tuo maledetto corpo!"
"Sai che c'è?! Vaffanculo! Abbiamo caratteri troppo contrastanti per cercare una soluzione insieme! Vado a riflettere anch'io chissà dove! Magari la mia anima deciderà di scappare da questo maledetto corpo quando finalmente avrà capito che non siamo compatibili!"
Harry lo guardò con astio.
"Bene."
"Bene!"
"Bene?!"
"Bene!"
Louis gli restituì le spalle affrettando il passo.
"Bene." ripetè a denti stretti, affondando le sue vans, ormai troppo strette per quel paio di piedi nuovi, nel fango.
Piovigginava.
Non era un bene.
Poteva sentire quei riccioli infernali ridursi come paglia al minimo contatto con l'umidità.
"Ma non potevo essere trasportato nel corpo di un calvo?!"
Arrabbiato più che mai chiuse la sua testa nel morbido cappuccio rosso, tirando i lembi dei fili fino ad essere quasi totalmente coperto.
Come a volersi nascondere da tutti.
Poi la notò.
Lì, tra la nebbia e l'umidità si poteva notare un'insegna luminosa.
"Curioso.."
Louis non era mai stato un tipo passivo alla vita, era un ficcanaso per definizione.
Quella luce al neon aveva attirato la sua attenzione, doveva saperne di più su quel luogo.
Passo dopo passo la nebbia sfumò, lasciandogli la libera visuale su quell'insegna un po' ammaccata dalle luci intermittenti.
"Ma in questo dannato paese i posti sono tutti così scadenti?!" sussurrò.
STAI LEGGENDO
Twentyfour hours
FanfictionVentiquattro ore. Il tempo necessario per incontrarsi, conoscersi e lasciare che un imprevisto possa legarti indissolubilmente ad uno sconosciuto. Tempo. Il modo in cui vengono rappresentati gli eventi in rapida successione. Secondo. Unità di mi...