Pàrtiti di questi che son morti
Ch'a sé stessi rendono i torti
Dell'esimersi dal bello
Del distogliersi da quello
Che umani ci rende
Che l'animale trascende
Che dalla viltà ci slegaLoro, che non vollero saper
Ad altra vita ambir poter
Che di molte più si compone
E a una sola morte s'oppone
A quella dell'anima
Che non più anonima
Ma ch'a mille nomi or si collegaDal sommo poeta nobis pater
Florentiae filius parvi amoris mater
Alla vela d'Ulisse
Ch'a cercar lido divino si trasse
Passando per la follor
Di chi, Narciso, si perse en la fon
Le basi che lo nostro mondo legan.