24- Bambina

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⚠️️Nel capitolo sarà presente una breve descrizione gore!⚠️

Khun's pov

«Aguero mi stai ascoltando?!» mi volto colto di sorpresa. Dove mi trovo? Si tratta di un'illusione? Ricordo di essere andato alla mano di Arlen e di aver incontrato il candidato slayer e poi... è crollato tutto. Sono morto? Mi guardo introno e riconosco il boschetto dove spesso mi andavo a rifugiare da bambino quando da bambino saltavo le lezioni imposte da mio padre, insieme al laghetto dove tentavo di pescare, questo era uno dei miei posti preferiti per passare del tempo da solo. «Presumo di essere finito all'inferno.»
«Si può sapere cosa stai blaterando?!» la stessa voce di poco prima insiste nell'attirare la mia attenzione. Ho la sensazione di aver già visto questa bambina. «Sei quella del sogno di quella volta!» esclamo fiero di essermi ricordato di lei: quel colore di capelli, la forma delle labbra e le sopracciglia corrugate in quel modo; l'insieme di quei dettagli rese semplice distinguerla. Eppure non riuscivo a ricordare minimamente il suo nome.

Mi afferra un orecchio e lo tira verso il basso, grido dolorante, ma lei ignora del tutto la cosa: «Ho finalmente ottenuto la tua attenzione?»
«Perdonami, ti sto ascoltando; ma adesso smettila!» molla la presa e io ringrazio il cielo che il mio orecchio sia ancora attaccato alla testa, lo tocco incredulo di riuscire a provare una sensazione. Questo è seriamente un semplice sogno?
Lei sospira. «Allora, dove vuoi che ti accompagni oggi?» Sgrano senza capire a cosa si riferisca e a giudicare dalla sua smorfia intuisco che manchi poco a che decida di appendermi a testa in giù da qualche albero. «Ti sei addirittura scordato che oggi mi hai costretto ad abbandonare le mie mansioni per girare insieme a te. Fammi indovinare: Maria oggi ti ha parlato e adesso hai la testa tra le nuvole perchè stai ancora pensando a lei!» deduce. Questa mocciosa sa di Maria! Com'è possibile? Resto attonito incapace di razionalizzare cosa stia succedendo; la ragazzina interpreta quel silenzio come conferma della sua teoria. Noto all'istante l'ombra nel suo sguardo mascherata da un vivace ghigno. «Tu invece, a cosa stai pensando?» Decido di arrendermi e seguire le regole inventate dalla mia mente per proseguire in questo contorto mondo onirico. La bambina tace ed io mi maledico da solo per fare sogni in cui neppure il mio cervello decide di obbedirmi: «Dimmelo.»

Incrocio i suoi occhi insolitamente familiari prima che si decida a rispondermi: «Mi piace sentirti parlare di lei, ma quando sei con me preferirei che non pensassimo ad altro che a divertirci insieme, noi due.» Un'inspiegabile gioia mi fa comparire un sorrisetto da ebete sulla faccia. Di chi sono questi sentimenti?
Lei arrossisce: «Detesto quando mi obblighi a parlare con il Patto.» Patto? Ricordo di aver letto in un libro che concentrando una grande quantità di shinsoo alcune persone erano in grado di stipolare contratti con rigide condizioni inviolabili, ma questo era possibile solo al tempo in cui Zahard iniziò a scalare la Torre.
Nella mia testa appaiono flesh frammentari in cui io e questa bambina stipulavamo un Patto: lei non avrebbe mai potuto nascondermi nulla, se in cambio io le avessi insegnato tutte le conoscenze che avevo. «Ma tu chi diavolo sei?» ero sconcertato e in parte spaventato da tutto questo.
«Naturalmente la stessa che diverse notti fa stava per intrufolarsi denel tuo giardino.» accompagna la sua battuta con un mezzo inchino.

Rimango bloccato in quel sogno a lungo e più lo vivo più questo mi pare reale; è come se immaginassi di rivivere alcuni avvenimenti della mia vita, ma in compagnia di questa mocciosa dalla lingua biforcuta. Devo ammettere di avere un'ottima sintonia con la bambina, al punto da annoiarmi quando non è a ronzarmi intorno. La chiamo sempre Tu perchè non ho idea di quale sia il suo nome, ed oggi ci siamo dati appuntamento nella solita foresta per salutarci ed io le ho preso un regalo che non ricordo d'averle mai comprato. Lei lo apre ed io mi sento morire: quello è il ciondolo che ho tenuto con me per anni e che avevo deciso di regalare a Sinner. Anche lei era molto felice quando gliela regalai, entrambe avevano scritto entrambe: "Mi piace da impazzire". La gote prende lentamente colore e finalmente prende la sua decisione: mi afferra il polso e mi costringe ad inseguirla nel bosco nel pieno della notte.
Corriamo ancora qualche metro prima di accorgersi della nuvola di fumo che si innalza verso il cielo, la bambina sbianca: «Da quella parte c'è il posto dove alloggiamo.» le labbra le tremano a pronunciare quelle parole.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2021 ⏰

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Peccatori ||Khun A.A. x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora