Capitolo 1

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Capitolo 1.

La mattina, Thor, si svegliò presto preparandosi con calma per quella giornata.

Intanto, Loki, si era svegliato mettendosi seduto tra le coperte avvertendo qualcosa cadergli dal volto su le gambe. Perplesso inclinò la testa di lato cercando con la mano l'oggetto in questione restandone sorpreso, ma poi sorrise pensando: Non ho chiamato nessuno, ma alla fine qualcuno è venuto qui per me quando ne avevo bisogno...

Con calma si alzò muovendosi lentamente raggiungendo la sedia dove Thor aveva posato i vestiti così li afferrò tornando a sedersi sul letto.

Si sfilò la maglia del pigiama posandola da una parte indossando la casacca chiudendola con calma stando attento a non saltare i buchi per poi togliersi i pantaloni e indossare quelli del completto che aveva scelto indossando solo dopo le scarpe.

La porta della stanza si aprì attirando la sua attenzione: «Lo' tutto bene?»

«Sì» rispose lui sorridendo per poi chiedergli: «Per caso sei venuto tu in camera questa notte?»

«Certamente. Stavi provando dolore per questo sono venuto a metterti il panno su gli occhi per aiutarti un po'» rispose il velocista alle sue parole.

«Ti ringrazio...» borbottò alzandosi dal letto appoggiando la mano sul comodino dirigendosi verso la porta andando a finire tra le braccia del velocista che gli legò un braccio attorno ai fianchi ridacchiando: «Ma tu guarda sei arrivato dritto tra le mie braccia»

Loki decise di assecondare quel suo modo di giocare legandogli le braccia al collo: «Non si sta poi così male qui. Credo che potrei farci l'abitudine, ma dimmi cosa mi consigli di fare oggi?»

«Non saprei. Forse dovremmo fare un po' di compere e prenderti qualcosa per restare su questo mondo. I tuoi vestiti asgardiani sono troppo sexy per me» disse Pietro piuttosto seriamente.

«Vogliamo parlare della maglietta che stai indossando? Da quello che riesco a percepire è parecchio stretta e mette in risalto un fisico niente male» ammise Loki posando la mano sul suo petto facendola scorre poi nuovamente fino alla spalla in una lenta carezza.

Un brivido percorse il corpo del velocista, ma il loro gioco venne interrotto dall'arrivo di Wanda che disse: «Forse dovreste prendervi una stanza. Tra poco vi accoppiate in corridoio»

«Wanda!» esclamarono i due mentre un alone rosato compariva sul loro volto. Poco dopo i tre andarono in cucina dove il velocista disse: «Cosa facciamo per colazione?»

«Io direi qualcosa di dolce» rispose Wanda tranquillamente.

«Concordo pienamente» rispose Loki senza indugiare.

«D'accordo allora preparo dei pancakes» rispose lui mettendosi poco dopo al lavoro per preparare quella semplice colazione.

Non aveva mai imparato a cucinare qualcosa di più complicato perchè non ne aveva trovato il motivo, ma adesso voleva imparare sul serio a cucinare.

Wanda l'osservava curiosa, ma non gli chiese niente dato che lo conosceva bene così si rivolse al corvino: «Loki, tu sai cucinare?»

«Sì. So cucinare, ma al momento sono un po' impossibilitato a fare una cosa del genere» ammise senza giri di parole.

Thor varcò la soglia della stanza: «Loki, stai bene?»

«Sì. Mi sono solo svegliato presto» rispose tranquillamente lui voltandosi nella sua direzione.

«Come vanno gli occhi?» gli chiese con dolcezza avvicinandosi a lui accarezzandogli delicatamente il volto.

Il corvino rimase in silenzio per qualche minuto dicendo: «Sto bene, davvero. Non preoccuparti» fece per passarsi la mano su gli occhi venendo fermato velocemente dal fratello.

Vedersi per la prima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora