Lost Souls~

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Era iniziato tutto per un semplice esperimento in classe, un gioco tra ragazzi, niente di così pericoloso.

Quella mattina diluviava ed in classe erano giusto in sei, il professore aveva dato loro carta bianca sul da farsi. Rosy era una ragazza strana ed interessante, forse un po' punk ma divertente, una di quelle malate fangirl del paranormale. Matt era il solito secchione; quello che non saltava un giorno di scuola, Matt era intelligente e bizzarro. Will era bello, bello e simpatico, divertente, spiritoso e bello, non come i ragazzi palestrati, no lui era bello a modo suo, intelligente e gentile. Dan era il migliore amico di Will, era un giocatore di Football, uno di quelli che le cose le risolveva con i muscoli, non era un tipo molto furbo, ma sicuramente sapeva come far ridere le persone. Megan era ricca, non c'erano altri aggettivi, non facciamo stereotipi ma Megan era ricca, era la perfetta definizione del viziato, autoritario, vanitoso ed altezzoso, ma Megan era perfetta da mille punti di vista esterni. Poi c'era Clarisse, Clarisse era un disegno, un disegno a matita chiara, che cancellavi con poco, Clarisse era tante cose, Clarisse era una sfilza di domande in silenzio, Clarisse era la risata sconosciuta, Clarisse era un ombra, era un ombra solitaria, silenziosa, inesistente per alcuni, bella per pochi e timida per altri, Clarisse era una di quelle ragazze che non si notano se non le si inciampa contro, Clarisse era una di quelle ragazze con milioni di sogni e bagagli di libri, la tipica ragazza che ti dimenticavi, quella che mettevi da parte, quella stanca della sua vita.

Quella mattina diluviava ed in classe erano giusto sei. Rosy, Matt, Will, Dan, Megan .... e Clarisse, Clarisse ancora non era arrivata. Sedevano disordinati agli ultimi banchi quando lei entrò affannata in classe, era in ritardo per la prima volta, odiava essere in ritardo ed odiava quei cinque paia d'occhi che la guardavano.

<<Forte, ora siamo pari!>> annunciò Rosy sorridendo a Clarisse, avevano parlato loro, due o tre volte per i soliti inconvenienti

'Ei che pagina siamo?

'Hai fatto i compiti?'

'Hai un fazzoletto, vero?'

'Non dirmi che ieri è andata avanti!'

'Cavolo ma non la tamponano mai a questa'

'Com'è la C'

beh, alla fine Rosy era al penultimo banco davanti al suo.

<<Ciao Tu>> salutò Dan facendo ridere tutti, non era una presa in giro, insomma Clarisse sapeva che nessuno lì conosceva il suo nome, neanche dopo tre anni.

<<Ciao Tu>> riprese Megan ridendo, Matt e Rosy agitarono la mano in segno di saluto, Clarisse li imitò silenziosa.

<<Smettetela di fare gli idioti... siediti con noi Clarisse>> disse poi Will, e Clarisse sorrise, con un battito in meno, insomma William Toms ricordava il suo nome, lo stesso William Toms che aveva disegnato su tutti i quaderni. Camminò fino i due banchi occupati e si sedette vicino a Rosy, proprio dove Will si era spostato per lasciarle posto.

<<Cosa si fa adesso?>> chiese Matt, guadagnandosi l'attenzione di tutti, tranne quella Megan che sbuffo smaneggiando col suo cellulare, forse Matt era proprio l'attenzione di Megan quella che cercava, Clarisse se ne era accorta proprio come Rosy che ammiccò in sua direzione. <<Ho un idea, visto che qui nessuno di voi crede nel paranormale vi dimostrerò che dento di noi c'è un altro corpo astrale>> propose Rosy guadagnandosi gli sbuffi scocciati di Megan <<E come faresti, magia
nera?>> la canzonò Matt <<Cosa vuol dire astrale, non capisco; dentro di me c'è un altro me?>> chiese confuso Dan grattandosi la testa <<Astrale sarebbe astratto, non materiale, come l'anima Amico!>> gli spiegò Will <<Rispondimi Rosy!>> incalzò Matt infastidito

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⏰ Last updated: Mar 29, 2015 ⏰

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