CAPITOLO 4

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"Cosa c'è di sbagliato...? Ma veramente?! Ma tu guarda cosa ha potuto dire..." borbottò Regina, ripetendo le ultime parole di Darren.

Era così frustrata che avrebbe potuto mettersi ad urlare. In effetti, era proprio così che era andata, una volta nella privacy della sua Mini. Adocchiando la sua caffetteria preferita, parcheggiò accanto al marciapiede ed entrò nel locale, e fu subito assalita dal profumo del caffè appena macinato e dei dolci appena sfornati, che le fece venire l'acquolina in bocca.

Un attimo dopo, fu sopraffatta da una bordata di nostalgia e di sofferenza... Lei e Richard avevano passato insieme molte ore proprio in quel posto, a parlare del futuro che li attendeva. Il dolore che stava cercando di lasciarsi alle spalle oltrepassò le sue difese.

Durante i mesi trascorsi in Europa, Regina non solo era venuta meno alla zia nel suo momento di maggior bisogno, ma aveva anche perso l'unico uomo che avesse mai amato.

E il ricordo la portò a stabilire che fosse il momento più opportuno per un cappuccino alla vaniglia e un bel muffin. Così si accomodò accanto alla vetrina e addentò il dolcetto.

L'offerta di Darren era assurda. Anche se aveva previsto che non avrebbe concesso tanto facilmente una seconda opportunità alla zia, era stata convinta che non avrebbe fatto a lei una seconda proposta.

Innanzitutto perché lei l'aveva rifiutato, e poi perché non poteva credere che fosse ancora tanto interessato. Un uomo come Darren St. Vincent poteva avere qualunque donna scegliesse, perché avrebbe dovuto volere lei?

Avrebbe mentito se avesse negato di aver ripensato alla notte che avevano trascorso insieme. Quello che era successo tra loro due era marchiata a fuoco nella sua memoria, ma già il mattino seguente aveva capito che era stato un errore.

Il suo corpo poteva anche aver risposto a Darren, ma il suo cuore apparteneva ancora a Richard. Sarebbe sempre appartenuto a Richard. Lo stress creato dalla lontananza era stato fatale.

Già oppresso dalla solitudine, Richard non aveva retto quando aveva perso anche il lavoro. Regina ricordava ancora il giorno in cui l'aveva chiamata, spiegandole che non era stata sua intenzione innamorarsi di un'altra donna. La sua voce si era spezzata e lei aveva percepito il suo rimorso persino a migliaia di chilometri di distanza.

Richard aveva cercato di resistere, ma alla fine si era reso conto di aver bisogno di qualcuno che avesse altrettanto bisogno di lui. Perciò Regina non aveva deluso solo la zia, ma anche l'amore della propria vita.

Sentì l'amaro in bocca. Aveva passato tutta l'esistenza a cercare di non assomigliare alla madre inaffidabile, una donna che aveva abbandonato lei e Mariah, che era nota per la capacità di scomparire nei momenti difficili. Regina si rifiutava di essere una persona sulla quale non si potesse contare. Eppure in un solo anno, era mancata proprio alle due persone che amava di più.

Sopraffatta dal rimorso, chiuse gli occhi e prese un profondo respiro. Doveva esserci un modo per aiutare la zia Mariah. Un altro modo...

"Reggie?" la chiamò una familiare voce maschile, e lei riaprì gli occhi.

Lo stomaco le si chiuse alla vista di Richard in compagnia di una biondina adorabile.

"Rich..." rispose, passando lo sguardo dall'uno all'altra.

Entrambi erano biondi, entrambi con gli occhi azzurri, ed entrambi risplendenti... d'amore.

"Che bello rivederti..." riuscì a dichiarare attraverso il nodo che le serrava la gola.

Lui annuì, poi guardò la donna accanto a sé.

"Reggie, ti presento Wendy Appleby. Lei è..."

COCKTAIL D'AMORE (3° libro sui fratelli St. Vincent)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora