A Double Life ||Rivaille x Petra||

Capitolo Introduttivo

Ho sempre avuto una cotta per il capitano Levi.

Sono Petra Ral, soldato e componente del corpo di ricerca.
Mi occupo soprattutto delle attrezzature, sono una perfezionista.
Una perfezionista sta benissimo con un malato di pulito, non pensate?
Bene, quel malato di pulito è Levi Ackerman.
Cresciuto da suo zio, divenuto criminale, ha assistito alla morte di tutte le persone che per lui erano importanti, a cominciare da sua madre e suo zio, Isabel e Farlan, Oruo e Mike, Erwin e Hange, Nifa ed io.
Si, io sono morta da tempo ormai.
O forse non è andata proprio come avete visto.
Ora vi racconto la mia storia, il modo in cui mi sono salvata dalla morte.

Tutto inizia quando stavamo combattendo contro il gigante delle fattezze femminili.
Uno dopo l'altro i miei compagni iniziarono a morire, schiacciati, trucidati, mutilati, tranciati, decapitati... Una morte più atroce dell'altra.
Nonostante ciò io continuavo ad andare avanti, ad aspettare ordini dal mio capitano.
"Eren, non pensare troppo sulla risposta, io stesso non saprei cosa consigliarti, ma sbrigati a prendere una decisione"
"Sarò fedele a voi, perché siete i miei compagni"
"Ben detto Eren, grazie!" un istante dopo quella frase, una mano enorme mi scaraventò con il mio cavallo su un albero.
Il dolore mi stava consumando pian piano, il mio collo era spezzato.
Tuttavia ero ancora vigile, non volevo morire, non senza aver visto per un'ultima volta il mio capitano.
Passarono ore probabilmente, mi stavo per addormentare, o forse stavo per svenire, questo non lo so.
Quando un urlo, un urlo terribile squarciò il silenzio della foresta.
Improvvisamente sentii come se 20.000 frecce si scagliassero contro un grande tronco.
Si sentiva in lontananza, eppure riuscivo a sentirlo.
Dopo qualche minuto dall'accaduto, sentii il galoppo dei cavalli superstiti venire verso di me.
Erano coloro che si occupavano dei soldati caduti.
Sentii il tocco di una mano sulla testa.
Immediatamente una scarica di dolore mi investii.
"Ca-capi... Tano"
"Petra! Riesci a sentirmi?"
Sentii per l'ultima volta la sua voce, dopodiché svenni.
Mi svegliai dopo un lungo coma.
In una stanza, sembrava una stanza di un ospedale.
Appena recuperai del tutto la vista mi guardai intorno, ero piena di fasce e fili.