Capitolo I

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Alla mia destra c'era una sedia occupata da qualcuno.
Aveva le mani sugli occhi, come se fosse disperato.
A causa del gesso, i miei movimenti erano limitati, quindi dovevo sforzarmi e vedere quella parte di stanza con la coda dell'occhio.
Non mi ci volle molto per capire chi fosse.
Era il mio capitano.
Tentai di chiamarlo, ma non usciva nessun suono dalla mia bocca.
Ero diventata muta?
"PETRA? PETRA SEI SVEGLIA? TU SEI VIVA!"
Tentai di nuovo di parlare, ma niente.
"No, non sforzarti, peggiorerai solo le cose."
Tentai in qualche modo di domandargli cosa mi fosse accaduto.
Fortunatamente mi capii abbastanza facilmente.
"Petra, ti sei appena svegliata dopo un mese. Eri in coma ed ora sei sveglia.
C'è la possibilità che tu non riprenda a parlare, questo perché le tue corde vocali sono recise.
Ti possono operare, ma dovevano aspettare che ti svegliassi per non rischiare di ucciderti.
A breve dovrebbe venire Grisha per visitarti."
Mi diede la mano, la strinsi con tutte le mie forze, che all'ora erano pari a zero.
"Sono felice che ti sia svegliata, Petra"
La voce di Grisha sostituisce il silenzio della stanza.
"Non potrai parlare per un po' il tuo collo ha subito una brutta rottura, abbiamo dovuto aggiustarti anche la mascella e la clavicola sinistra. Sei un vero e proprio miracolo vivente, non so cosa ti abbia spinto a lottare, ma sono davvero fiero di te.
Ora perdonami ma c'è bisogno che ti operi con urgenza"
Una debolezza improvvisa mi attaccò e finii per addormentarmi di nuovo.
Il giorno dopo mi svegliai avevo di nuovo il dottore e il capitano vicini.
"l'operazione è stata un vero successo, fra 3/4 settimane potrai ricominciare a parlare"
Mi passa un quaderno con una matita.
"per ora questo sarà il tuo mezzo di comunicazione. Sarai dimessa dall'ospedale la settimana prossima."
"come ti senti?"
-uno schifo-
"già, capisco"
-sei stato qui tutto il tempo ad aspettare che mi risvegliassi dal coma?-
"sono stato qui ogni secondo, dal momento in cui ti ho portato via dalla foresta"
-grazie, capitano-
Una lacrima mi rigò il viso.
Levi me le asciugò con il pollice.
Spostai lo sguardo su di lui.
Aveva delle occhiaie che toccavano per terra.
Mai come in quel momento desideravo un suo bacio.
Ma le circostanze me lo impedivano assolutamente.
A lui delle circostanze però, non importava.
Si chinò verso di me, e mi posò un bacio leggero sulle labbra.
-grazie-
"riposati"
Così feci.
Una settimana dopo venni dimessa.
Sempre scortata da Levi, tornai a casa.
Per un po' dovetti rinunciare a tutto quello che amavo.
Tutto tranne il capitano.
Il mio sogno era parzialmente realizzato.
Non potevo crederci.
Non vedevo l'ora di liberarmi di tutti questi gessi e fasciature, per sentire a pieno il corpo del mio capitano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 21, 2021 ⏰

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A Double Life ||Rivaille x Petra||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora