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Domenica 5 Aprile

(Era una Domenica come le altre, il giorno del mio compleanno che ovviamente non festeggiavo...)

-Maddalena, sei sicura di non voler andare a casa?
Mormorò Gianluca mentre era rimasto nel dormitorio con me
-Devo rimanere professionale e brava, il colonnello non mi permetterebbe di coinvolgere i soldati a partecipare alla mia stupida festicciola. Ribattei quasi piangendo. Mi diede una pacca sulla spalla e ci alzammo incamminandoci verso il salone.

-Soldati, il colonnello ha un annuncio da darvi. Urlò diritto e serio il generale Schulz. Entrò in salone un grand'uomo alto un metro e novanta, e ci disse con serietà
-Oggi voglio vi facciate vedere nobili e dritti, che vi inchiniate e che rispettiate il nostro ospite, il re. Dopodiché potrete usufruire del tempo libero per dormire negli appositi letti.
Sembrava più educato del vecchio colonnello e francamente lo apprezzai.

Alle solite ore pomeridiane ci mettemmo ai posti e ,questa volta, arrivò a passo svelto un nobile al quanto anziano, mi misi più retta che potei e mi inchinai appena mise piede di fronte a me. Stranamente ricambiò il mio inchino e mi disse

-Giovane soldatessa, qual è il tuo nome?
-Maddalena Beatris Jäger.
Dissi con tono educato.
-Suo padre, era un mio servo signorina Jäger!
Esclamò continuando a guardarmi e attendendo una risposta. Io annuii e lo lasciai camminare, ma subito dopo ripensai che non avevo mai conosciuto mio padre, forse era veramente un servo dell'eccellenza... Alla fine ci recammo al dormitorio e non ne parlai con nessuno, nemmeno con Gianluca; volevo tenere segreta quella faccenda prima di scatenare un caos. Gianluca mi vide subito tesa e confusa allora bisbigliò

-Maddalena, che ti succede?
-A me?
-Certo, a chi altro?
-Sii professionale
-Scusa Maddalena
-Non mi succede nulla
-Hai un segreto?
-Come fai a saperlo!?
-L'ho intuito, abbassa la voce
-Si, ho un segreto ma temo non lo manterrai
-Sono un tuo amico, è ovvio che manterrò ogni tuo segreto
-Oggi il re ha detto che mio padre, quello biologico era un suo servo
-Non ti ha raccontato altro?
-No, ma è mia intenzione scoprire altro!
-Ti aiuterò, buonanotte.
-Buonanotte

Quel pensiero mi tenne sveglia tutta la notte tormentando la mia testa. Il giorno dopo mi svegliai come tutti i giorni alle sei del mattino e trovai tutti già alzati davanti ai loro letti, mi feci il letto e mi alzai aspettando ansiosa il colonnello, ero perfetta ma c'era una cosa: le occhiaie! Non ebbi il tempo per nasconderle e mi limitai a coprirle con le mani facendo finta di grattarmi. Appena entrarono il sergente e il colonnello mi "grattai" ancora e mi inchinai cercando di non far vedere troppo le mie occhiaie, insomma dovevo fare una buona figura davanti al nuovo colonnello! Fortunatamente non si notò nulla di quelle linee nere sotto ai miei occhi. In seguito passò il re e ne approfittai per prendere appuntamento nel suo ufficio e chiedergli di più. All'inizio mi guardò pensieroso dicendo di avere molti appuntamenti in agenda ma lo calmai proponendo di cercare tempo libero per me in agenda, allora mormorò un sì! Due ore dopo dissi al colonnello che avevo appuntamento con il re e mi diede un permesso immediato. Proprio quando mi trovai lì l'eccellenza aprì la porta e disse di entrare.

Kai: Le VolpiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora