... Zayn?

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…Zayn?

L’ultimo concerto era finito da ore e nonostante ciò, l’orologio pareva segnare ancora la mezza notte. 

Erano circa le 4 di mattina ed Harry non riusciva a smettere di piangere, continuamente alternato da pensieri positivi e quelli negativi che gli facevano versare ancora più lacrime. 

Zayn che lasciava la band, non era qualcosa di semplice da accettare.

Il riccio aveva posato la testa sulla spalla del più grande alla sua destra, il quale gli accarezzava i capelli e la fronte con calma, lentamente, sperando di riuscire a tranquillizzarlo almeno un po’.

- Non voglio vederti così Haz… - aveva avuto il coraggio di dire Louis, rompendo quel silenzio fatto solo di singulti del ragazzo che gli era poggiato accanto. Posò le labbra affettuosamente sulla sua testa, sospirando. Lui non stava piangendo e non riusciva nemmeno a comprendere il perché, ma aveva smesso di interrogarsi, dandosi invece la possibilità di pensare positivo per tutti. - …aveva bisogno di riprendere la sua vita o di prenderla in mano per la prima volta, lo sai. Merita il meglio - parlò di nuovo mentre con una mano gli strinse una spalla con affetto. Harry, se possibile, si avvicinò ancora di più a lui, chiudendo gli occhi per cacciare dentro altre lacrime.

- Solo per questa notte Louis, ti prego - aveva singhiozzato a labbra socchiuse. Il riccio sentiva d’aver bisogno di sfogare e se era quello l’unico modo che aveva per farlo, allora lo avrebbe fatto finché non si sarebbe sentito più vuoto o più pieno, a seconda dei punti di vista. Non sapeva come sentirsi e quello, piangere, era l’unico modo che aveva per esprimere qualsiasi cosa sentisse. Rabbia, dolore, malinconia? Non ne aveva idea.

- Solo per questa notte - fece eco Louis che lo accarezzò ancora, poggiando la sua tempia sulla testa di Harry. Il più grande sospirò, prima di provare a chiudere gli occhi e a lasciarsi andare, ma il rumore di una porta che si apriva su quel grande e spazioso salone, catturò la sua attenzione. Un Liam angosciato uscì dalla sua stanza prima di alzare gli occhi e guardarsi intorno. 

Notò immediatamente Harry e i suoi occhi lucidi, accucciato vicino ad un Louis apparentemente stanco.

- Ehi… - pronunciò solo. Un sorriso triste e tirato si dipinse sul suo volto mentre si avvicinava agli altri due. Non aveva assolutamente bisogno di chiedere cosa stesse succedendo, perché lui era appena uscito dalla sua stanza, dopo aver passato due ore a fissare il soffitto, per lo stesso motivo. Louis arricciò semplicemente le labbra, in risposta, mentre Harry continuava ad essere scosso da alcuni singhiozzi, evitando accuratamente lo sguardo dell’altro che si era avvicinato a lui per scompigliargli appena i capelli in segno d’affetto. 

Liam prese posto alla destra di Louis, appoggiando anche lui la testa sulla sua spalla e sospirando. Il più grande spostò così la propria, su quella dell’altro compagno e riuscì a chiudere per un attimo anche lui gli occhi. Avrebbe voluto che si aprisse anche la porta della stanza di Zayn che, per quella tappa, invece, era rimasta vuota.

Rimasero in silenzio per almeno una decina di minuti, alternati dai singhiozzi di Harry e dal suo tirare continuamente su con il naso, mentre Louis si premurava di offrire gesti d’affetto ad entrambi i ragazzi che gli erano addosso. Avrebbe voluto fare di più, molto di più, ma essere forte per loro era tutto quello che poteva dare.

Dopo qualche altro minuto toccò alla porta di Niall aprirsi.

Lui aveva un’espressione più simile a quella di Harry che a quella di Liam. Tutti e tre, dal divano, alzarono lo sguardo su di lui, tristi. 

... Zayn?||One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora