capitolo 1

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Ero nel mio letto caldo accompagnato da una cioccolata calda. La stufa era accesa e l'ambiente era riscaldato. Erano finite le vacanze di Natale, ciò vuol dire che il giorno dopo ero obbligato ad andare a scuola. La voglia di vivere ovviamente era sotto zero come la temperatura fuori casa.
Mi alzai lentamente dal letto e decisi di dirigermi al piano di sotto dove trovai Mimì, la mia gattina, che subito mi corse incontro saltandomi in braccio. Che carina è sempre stata coccolona ma con l'arrivo dell'inverno era sempre più vogliosa di attenzioni.

Hikaru: Ciao Mimì! Hai mangiato amore?

La gatta mi guardava miagolando. Aveva ancora fame.
Mi alzai piano piano e mi diressi verso la cucina arrampicandomi sulla mia fidata scaletta per prenderle i croccantini.
Si sono "alto" un metro e sessanta cinque.
Le diedi altri croccantini che la gattina accettó volentieri.

Mi preparai un pancake, perché si sono buonissimi e iniziai a gustarmelo in videochiamata con Maki. È la mia migliore amica, molto rumorosa anche se spesso incazzata. È la mia piccola tsundere.

Maki: oh l'hai saputo che arriverà un nuovo professore di filosofia?
Hikaru: Eh non ne avevo idea-
Maki: Dicono che non è male e insegna bene, è simpatico e soprattutto...

Fece una faccia che mi allarmò alquanto.

Maki: Dicono che è un gran gnocco!

La guardai esterrefatto e tutto rosso.

Hikaru: M-MA TI SEMBRA IL CASO?? SEI SCEMA?!

Ci litigai praticamente per mezz'ora finché non decisi di chiuderle in faccia e continuare a fare i compiti che mi erano rimasti.

Dopo due orette più o meno finì i compiti e decisi di pulire un po' casa. Ero andato a vivere da solo a Settembre per iniziare l'università e questo appartamento, seppur piccino, si sporcava facilmente, data anche la vicinanza alla stazione che tirava su polveri di ogni tipo ogni volta che avevo la finestra spalancata. Mi misi i miei fidati guanti e la mia mascherina. Sono anche germofobico e ODIO lo sporco, mi ritrovo a lavare casa più o meno 5 volte a settimana come minimo. Come prima cosa sistemai la "camera" se così si può dire, di Mimì. Era una casinista!

Finito il tutto erano ormai le cinque di pomeriggio, quindi decisi di fare uno spuntino. Andai velocemente verso il frigo e lo aprì. Mi si rabbuiò il viso. Ero vuoto. Dovevo fare la spesa. Imprecando mentalmente mi preparai e dopo aver messo le scarpe uscì di casa. Arrivato al supermercato iniziai a prendere un po' tutto quello che mi capitava per le mani, senza badare ne alla quantità ne alle spese.
Alla cassa vidi la cassiera guardarmi storto così la rassicurai con un sorriso che mi sentì obbligato a fare. Lei allora iniziò a passare i miei acquisti sulla cassa ricambiando quel mio sorriso forzato.

Cassiera: Sono 120€ e 85 centesimi.

Mi sentì un colpo al cuore. E con questo il mio portafoglio ne risentì altamente. Pagai,ritirai tutto e a fatica, mi diressi verso l'uscita con i tre sacchetti di roba. Camminai verso casa ma mi sentì in qualche modo osservato, non so spiegarlo ma girandomi non vidi nessuno, quindi cercai di proseguire il più tranquillamente possibile. Questa sensazione aumentava di passo in passo fino a quando non sentì una mano appoggiarsi sulla mia spalla. Mi spaventai e non poco. Mi girai che ormai avevo il cuore in gola. Vidi un ragazzo poco più grande di me, molto alto, pelle chiara, i capelli mossi scuri, quasi neri e gli occhi verde non troppo chiaro. Portava gli occhiali ed era davvero molto bello. Arrossì e cercai di nascondere il mio viso con le mie maniche.

??: Hey scusa hai dimenticato questo-

Con fare leggermente timido mi passò un contenitore pieno di cerchietti. Imbarazzante. Sempre più imbarazzante. Cercai di controllare il mio imbarazzo e balbettando presi i cerchietti.

Hikaru: G-grazie...
??: Di nulla

Il ragazzo sorrise e con un cenno di saluto mi lasciò li, sotto la luce offuscata di un lampione con il cuore in gola e l'imbarazzo alle stelle.

Hikaru: C-che cazzo è a-appena successo...?!

Tornai a casa ancora imbarazzatissimo e dopo aver messo a posto la spesa mi infilai in doccia. I suoi occhi continuavano a proiettarsi nella mia mente. Che stava succedendo mi sentivo strano... Immaginare di nuovo quella poca distanza che c'era tra di noi e quel suo dannato sorriso. Com'era possibile che un incontro tanto breve possa aver avuto un tale effetto su di me...?

Angolo autrice:

E con questo ho finito il primo capitolo :3 Spero vi piaccia e devo ancora mettere una copertina decente ma non ce n'è nessuna che mi convinca per ora :')
Alla prossima <3





Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 13, 2021 ⏰

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