In un giorno qualunque.

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Oggi è proprio una bella giornata!
Il sole è caldo ma non troppo,non conosco il motivo ma giornate così mi tirano sú di morale.In quest'ultimo mese la monotomia prevale sulle mie giornate,e sento di dover dare una svolta a questa mia vita,pensare un pó al mio futuro.Sono qui seduta tranquillamente al parco e non posso evitare di notare persone felici e sorridenti in ogni angolo,ma la cosa che noto di più è che nessuna di loro è sola come lo sono io ora.Non mi reputo una bella ragazza,ho un fisico normale,sono alta 1.65,ho capelli ed occhi castani ed una carnagione chiara,tempo fà ero anche molto solare,sorridevo per qualsiasi cosa e riuscivo a non prendere la vita sul serio.Ora invece non lo sono più,mi sento oppressa dalla realtà.Ho solo venti anni e non sono riuscita a continuare gli studi per colpa della mia situazione familiare,per un paio di anni ho lavorato come sarta nel settore dei costumi,mi piaceva tanto,ma per lo stesso motivo non ho potuto continuare neanche a fare questo,e da quando ho smesso mi sento una nullità,ho perso me stessa,ho perso la mia personalità è come se fossi in stand-by.Mentre sono persa nei miei pensieri sento una voce familiare..

-Wow Valentina Borrelli sei proprio tu!!!

La riconosco subito e mi spunta un mezzo sorriso.È lui.Carlos Girmenos.Un tuffatore professionista di origine spagnola che ho conosciuto proprio qui a Roma un paio di anni fà in un parco acquatico,siamo diventati subito grandi amici,anche se in realtà entrambi volevamo più di una semplice amicizia,eravamo molti attratti l'uno dall'altra ma nessuno dei due ha mai avuto coraggio di farsi avanti.Poi finita l'estate lui è partito per impegni di lavoro,ci siamo sentiti per un pó su Facebook,ma da un giorno all'altro non ho più avuto sue notizie.
Mi giro e lo vedo lí in tutta la sua bellezza,alto poco più di 1,85,fisico ben scolpito,capelli ed occhi neri ed un sorriso mozzafiato!Indossa dei jeans molto aderenti grigi,ed una camicietta di cotone a mezza manica celeste con hogan dello stesso colore della camicia.Non riesco a dire una parola,manca il fiato ed il cuore accellera in modo notevole,mi riprendo e alzo lo sguardo per guardarlo dritto in quei bellissimi occhi.

-Eh si,sono proprio io!Come stai?È una sorpresa vederti da queste parti.

Lui mi fá uno dei suoi sorrisi e dice:

-Stó abbastanza bene,è poco meno di una settimana che mi sono trasferito qui a Roma spero che non ti dispiace..

Cosa gli fà pensare che mi dispiace?!?!Anzi non só perché ma il solo pensiero che viva qui nella stessa mia città mi rallegra molto.

-Certo che non mi dispiace.Sono contenta,almeno sono sicura che non scompari come due anni fá.

Dovevo farglielo ricordare,perché il suo comportamento è stato inaccettabile.

-Scusami,sono stato un perfetto idiota non ci sono scuse,ma non sapevo quando e se ritornavo a Roma e visto che eravamo molto legati non volevo farci del male continuando a sentirci.

Molto legati!!!questa affermazione mi piace!!

-Ok forse hai sbagliato solo il "modo" invece di scomparire potevi dire come la pensavi.

Lui si siede affianco e mi guarda centimetro per centimetro come se stesse guardando un monumento,ed io mi sento molto imbarazzata perché non sono il massimo della femminilità.Indosso un completo Adidas canotta e pantaloncini di colore blu e delle scarpe da ginnastica della stessa marca,capelli legati e leggermente truccata.Insomma sembro pronta per la maradona!poi mi sorride e dice:

-Hai ragione,non volevo farlo ma era la cosa migliore per entrambi.Ma tu in un parco nel primo pomeriggio da sola che ci fai?aspetti qualcuno??

E chi dovrei aspettare,sono sola completamente sola,sono riuscita ad allontare persino le mie migliori amiche con questo caratteraccio che mi ritrovo ora.

-No non aspetto nessuno,è una bellissima giornata e sono venuta a godermi un pó di sole qui al parco.Te invece?potrei farti la stessa domanda.

-In verità casa mia dista più o meno 50 metri dal parco e siccome sono qui da poco stavo facendo un giro per imparare un pó il posto.

Cavolo!suona il cellulare è mia madre.
*Valentina torna a casa,io devo andare a lavoro e tu devi badare tua sorella,mi farai fare tardi!!* e mette giú.Ho una sorella più piccola di 5 anni,i miei genitori sono separati e mio padre non só neanche più dove vive,quindi è mia madre che si rimbocca le maniche ed io cerco di aiutarla quando posso.Guardo Carlos con aria dispiaciuta

-Scusami Carlos ma devo proprio andare,sono felicissima di averti incontrato.

Mi alzo per andare via.

-Aspetta vale,ci vediamo in questi giorni?voglio passare un pó di tempo con te.Magari una cena insieme ti vá?

Accetto subito,perché anche io ho voglia di stare in sua compagnia.

-Si certo questo è il mio numero 346718930 Chiamami e ci mettiamo d'accordo ok?scusa devo scappare.

Mi viene spontaneo abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia.Lui mi stringe a sè e ricambia il bacio.Sento il suo profumo,la sua pelle sulla mia,le sue labbra sulle mie guancie ormai rosse,non c'è altro posto in cui vorrei stare se non fra le sue braccia ma per sfortuna devo andare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 31, 2015 ⏰

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