-2-

112 12 0
                                    

Mi hanno portato da uno psicologo, dicevano che mi avrebbe "guarito", non ero pazzo l'ho già detto. Quest'uomo mi faceva tante domande su qualsiasi cosa, e io dovevo rispondere con sincerità senza avere timore. Potete immaginare no? Ho dovuto raccontargli anche che mi vedo diverso riflesso allo specchio, che vedevo ormai solo quell'altra persona, che era come se fossimo in due in un solo corpo e che solo lo specchio sembrava essere ingrado di riflettere me e quell'altro.
Allora quell'uomo mi disse:
-Ora ti metto uno specchio davanti, ti do un foglio e una matita. Il foglio è diviso in due parti, da una parte ti descriverò come ti vedo io, mentre dall'altra dovrai descrivere l'immagine che vedi riflessa, puoi descriverlo a parole, o se te la cavi anche con il disegno.
Portò subito uno specchio e me lo mise davanti, avevo già paura di quello che vedevo, ed ero così immerso nella mia paura che a malapena sentii l'uomo che aveva ripreso a farneticare, e iniziò così a dare una mia descrizione:
-Bene, ciò che vedo io è un giovane diciasettene alto circa 170 cm, capelli corti castano scuro, occhi verdi. Ti do una descrizione così, un po' generica, perchè se ciò che vedi riflesso è davvero così diverso dovrebbe bastare!
Sentire la sua descrizione mi fece capire che io non avevo idea del mio reale aspetto, allora ho preso il foglio e ho iniziato a scrivere cosa vedevo: "Giovane diciasettene alto circa 170 cm, occhi neri, neri come la notte, orecchie inspiegabilmente a punta, capelli rossi come il sangue con varie sfumature di arancione scuro sparse qua e la per la nuca, i capelli di media lunghezza"
Alla fine della seduta lo psicologo chiamò mia madre nello studio in privato, e io volevo sapere la verità e mi misi a origliare:
-Signora suo figlio più che pazzo soffre di doppia personalità e probabilmente di una lieve forma di schizofrenia, questa è una condizione psicologica che l'ha colpito così forte che ormai ormai vede la sua seconda persona, o meglio alterego riflessa allo specchio scordandosi di che aspetto abbia realmente, o semplicemente potrebbe provare disprezzo per se stesso e ha iniziato ad autoconvincersi che era diverso. Sa signora la nostra mente spesso ci fa vedere cose che non esistono, e non ci fa vedere ciò che abbiamo davanti.
Ma no era impossibile.
Tornato a casa in camera mia ho iniziato a parlare a me stesso per la prima volta, tanto ero nervoso, e l'immagine riflessa nello specchio si animò da sola senza che io mi muovessi. Fece un cenno con la testa e portò il suo dito indice alla bocca e sentii chiaramente "Shh", la paura era così forte che presi lo specchio con tutta la mia forza e lo buttai a terra frantumandolo in mille pezzi.

Io, Tu, Noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora