Non ce l'avrei fatta neanche oggi ad arrivare in orario per quella ora.
Odiavo arrivare in ritardo alle lezioni,stare al centro dell'attenzione e sentire lo sguardo di tutti su di me.
Mentre correvo per i corridoi inciampai su qualcosa e andai a sbattere contro un muro.
Un muro che respirava e che emanava uno strano profumo di menta e caffè.
Alzai la testa per trovarmi davanti un ragazzo;era più alto di me,aveva i capelli neri che gli ricadevano sulla faccia formando un ciuffo.
Incontrai i suoi bellissimi occhi cerulei che brillavano e che si strinsero formando uno sguardo confuso.
Gli angoli della sua bocca si piegarono all'insù in un ampio sorriso,rivelando delle fossette ben accentuate.
'Scusa' riuscii a dire con un filo di voce.
Ci piegammo entrambi per raccogliere la mia borsa e tutti libri che si erano sparsi sul pavimento.
'Non preoccuparti,stai bene?'mi fissò aspettando una risposta.
'Mhh...sì,sai dirmi dov'è l'aula di Storia?' La mia voce ancora tremante.
'Certo ti ci accompagno,ci sto andando anch'io.Vieni' detto questo mi afferrò senza molta delicatezza un polso e mi trascinò per i corridoi.
Appena arrivammo spalancò la porta senza neanche bussare,ovviamente il professore ci lanciò un'occhiataccia. Bene seconda lezione,secondo ritardo.
Mi accomodai ad uno dei pochi banchi non occupati in prima fila e lui si sistemò vicino a me.
Passò una buona mezz'ora durante la quale cercai di ascoltare,cosa che in quel momento non mi riusciva molto facile con quel ragazzo di fianco che anche quando involontariamente mi sfiorava mi toglieva il respiro.
Quando mi sussurrò un 'So che sono irresistibile ma non sapevo che ci sono persone che sbavano per me' mi accorsi che lo stavo fissando da troppo tempo.
'Comunque sono Harry' continuò .
'Alexa'
La campanella suonò e Harry se ne andò velocemente.
Il resto della giornata fu molto noioso. Fino a quando una ragazza non mi rovesciò del caffè bollente addosso mentre stavo andando alla fermata dell'autobus.
La guardai infastidita.
Si presentò scusandosi. Si chiamava Ashley e veniva dalla Virginia, era venuta qua per scappare da quel paesino monotono in cui viveva a detta sua. Aveva lunghe onde ramate che le incorniciavano perfettamente un viso magro e pallido. Aveva labbra carnose,dei grandi occhi verdi e un nasino all'insù.
Era magra ma con le curve nei punti giusti e non era molto alta.
Mi offrì un passaggio ed accettai.
Durante il viaggio mi parlò praticamente di tutta la sua vita,dei suoi due fratelli,del padre che se n'era andato e del suo migliore amico Sam.
Le dissi dove abitavo e quando arrivammo mi salutò con un forte abbraccio dopo avermi dato il suo numero.
Presi l'ascensore,troppo stanca per fare quelle quattro rampe di scale ed entrai nell'appartamento in cui abitavo in affitto.
Mi misi a rimettere apposto alcuni scatoloni ancora per terra e poi dopo aver mangiato del cibo in scatola mi precipitai a letto.
Avevo molti pensieri per la testa,tra cui Harry,che non mi fecero dormire.