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Quando era iniziata non avremmo mai immaginato saremmo finiti così.
Sul tetto di uno squallido palazzo, a drogarci sperando in un overdose.
Puntando ad un overdose.
Volevamo morire,
E lo abbiamo fatto.

Ci siamo conosciuti a scuola, ci siamo sempre amati. Non riesco a ricordare un giorno dove io non l'abbia amato, e dove lui non abbia amato me.
Siamo cresciuti e i nostri genitori ci hanno rinnegato, portato un chiesa, umiliandomi e facendoci sentire colpevoli di un peccato.
Il peccato di amare.
Hanno bruciato i nostri libro d'amore e di drammi che amavamo tanto leggere.
Drammi che parlavano di persone come noi, mostri a loro parere.
Poi siamo diventati anche noi dei drammi.
Sfogavamo io nostro dolore io nostro dolore mentale in dei tagli sui polsi e i nostri genitori ci incoraggiavano.
Ci dicevano che eravamo dei mostri.
Eravamo dei mostri.
Siamo ancora dei mostri.
Ci sentivamo morire, volevamo sparire.
Andare dice nessuno ci avrebbe odiato, lo abbiamo fatto.
A 17 anni, senza un soldi con bende sui polsi.
Una coppia di ragazzini gay che cercava la libertà mentre perdeva sangue dalle vene.
Dopotutto la morte è libertà.
Abbiamo vissuto per strada finché non abbiamo trovato lavoro.
In uno squallido ristorante e in uno squallido ristorante ma ci bastava, ci bastava per un altrettanto squallido appartamento.
Per la prima volta eravamo liberi.
Finché non hanno scoperto chi eravamo davvero.

Mostri.

La chiesa degli amori bruciatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora