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esattamente non sapeva da quando aveva iniziato ad estraniarsi dal mondo intero

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esattamente non sapeva da quando aveva iniziato ad estraniarsi dal mondo intero.
Non lo faceva perché odiava essere vista con qualsiasi essere umano, no, ma non aveva mai trovato nessuno che l'avesse fatto venire la voglia di amarlo.

Era la tipica ragazza che per trovarla dovevi cercarla perché non si faceva trovare molto facilmente.
Molti ragazzi della sua stessa scuola la descrivevano come bella quanto muta e questo lei lo era venuto a sapere.

Nonché le fregasse qualcosa di quello che dicevano, ci rise un po' su per poi dimenticarsi subito il giorno dopo.

Non aveva molti amici ma non poteva nemmeno dire di averne pochi, anche se non erano nella stessa Casa considerava molto amica Hermione Granger che era il suo contrario.

Hermione Granger aveva voglia di vivere a detta sua.
Era sempre così solare, estroversa, gentile e pronta ad aiutare il prossimo.
In alcuni momenti della giornata non sapeva proprio da dove prendesse la forza per risultare così perfetta agli occhi degli altri.

Thea decise di sedersi e buttare la testa all'indietro appoggiandola al muro probabilmente sporco che c'era dietro di lei.
Era sulla torre di astronomia e chiunque la conoscesse bene sapeva che a quell'ora di solito poteva trovarla la.

Sospirò rumorosamente mentre guardava cadere una stella, un sorriso puro e genuino le attraversò il viso facendole chiudere gli occhi per la tranquillità del suo posto preferito.

Si era creata un enorme corazza attorno a lei durante la sua permanenza nella scuola: in verità Thea era soltanto una ragazzina di diciassette anni che voleva trovare il suo posto nel mondo.

Non poteva dire di non avere un buon rapporto con la famiglia, per fortuna aveva dei genitori presenti e preoccupati per la propria figlia in qualsiasi ambito.

Voleva bene ai suoi genitori e anche se a volte ai loro occhi poteva sembrare la solita diciassettenne scocciata dal mondo intero sapevano che infondo era rimasta la piccola Thea della casa.

Draco Malfoy la stava osservando in silenzio da un bel pò ormai, era seduto qualche scalino lontana da lei e sapeva che l'avesse visto solo se lui avesse fatto qualche tipo di rumore.

Era un prefetto e in teoria dei fatti avrebbe dovuto cacciarla in sala comune essendo fuori dall'orario consentito ma in realtà non sapeva perché stava osservando quella ragazzina incantata ad osservare il cielo.

sentì un sospiro da parte sua e poi vide un piccolo sorriso attraversarle il volto, la guardò meglio: aveva i capelli mori raccolti solo ad un lato della spalla, un naso perfettamente dritto  e delle labbra carnose.

sapeva che agli occhi di molti ragazzi che conosceva Thea Salvatore veniva considerata davvero una bella ragazza ma tanto bella quando difficile.

lui invece come veniva considerato?

un playboy che scagliava la sua freccia nei cuori delle ragazze, molte ragazze lo amavano.
altre invece pensavano solo a soddisfare i propri bisogni sessuali proprio come lui faceva con loro.

Draco Malfoy l'antipatico, viziato, playboy, sbruffone in realtà non aveva mai ricevuto nessun tipo di affetto sincero.
Ma questo, ovviamente, poteva saperlo soltanto lui.

Non avrebbe mai permesso a nessuno di sapere in realtà che cosa provasse davvero lui dentro oltre gli insulti che lanciava.
Ma nemmeno mai nessuno ci aveva provato a capirlo, molte ragazze ci rinunciavano dopo il primo no che ricevevano.

la classica domanda era sempre quella.

"come ti tratta la tua famiglia Draco?"

la risposta pure.

"i miei genitori possono permetterselo, non mi fanno mai mancare nulla."

e in parte era vero.
Lucius Malfoy e Narcissa Malfoy non avevano mai fatto mancare niente al loro unico e prediletto figlio.
Fin dalla tenera età avevano assegnato una tutor capace per insegnargli l'Occlumanzia e come saper andare bene sulla scopa.

ma non aveva mai avuto un singolo abbraccio da suo padre o da qualsiasi altro membro della sua famiglia.
l'unica che le è sempre stato vicino seppur senza contatto fisico era stata sua madre, la donna che lo aveva salvato molte volte dalle torture maniache di suo padre.

soffriva molto per colpa di quell'uomo che lui definiva viscido, si chiudeva in camera sua e silenziando la stanza piangeva fino a disperarsi quando poteva.

Era completamente solo e di questo Draco ne era consapevole.

senza accorgersene fece cadere la sua bacchetta provocando un rumore sordo facendo scattare la testa della ragazza.
ora era costretto ad alzarsi e fingersi autoritario anche sapeva che non le avrebbe fatto niente.

Le si avvicinò e mentre Thea si alzava molto lentamente poteva sentire il suo sguardo gelido bruciare sulla sua pelle.
Non voleva guardarlo, non voleva cercare un contatto visivo con il ragazzo difronte a lei perché sapeva che lo avrebbe trovato.

"che cosa ci fai a quest'ora fuori dalla casa comune?" chiese il biondo, per la prima volta si scocciò di formulare la solita frase che diceva ad ogni studente dopo le dieci.

"stavo guardando il cielo." disse, limpida come l'acqua Thea facendo ammiccare una risata al serpeverde difronte a lei.

Thea si perse a guardarlo.
Aveva i primi due bottoni della camicia sgualcita sbottonati e si chiese spontaneamente se fosse stata una ragazza a farlo.
dei scuri segni rossi sul suo collo le confermarono i pensieri.

"dimmi che punizione avrò." disse soltanto la mora guardando negli occhi di ghiaccio il ragazzo davanti a lei.
Draco rise per poi buttare la testa all'indietro e ridere.

La ragazza lo vide sedersi dove prima era seduta lei e si chiedeva che cosa stesse facendo.

"puoi iniziarmi a dire che cos'ha di così particolare questo cielo per essere ammirato, per esempio."

Thea sgranò gli occhi alla richiesta del prefetto della sua casa di appartenenza, tornò a sedersi poco lontana dal biondo che stava imitando il suo gesto di guardare il cielo stellato.

"le stelle." disse, dopo minuti di silenzio che sembravano durare ore e ore.
"ha di così particolare le stelle, prova a guardare quelle." Thea si girò per guardare il ragazzo dai capelli biondi che sembrò capire.

Non disse nemmeno una parola quando parlò la ragazza accanto a lui, si era perso a guardare le stelle che sembravano così piccole e lucenti viste da lontano.

"tu come mai sei qui a quest'ora?" chiese senza essere troppo invadente la giovane ragazza.
"pensieri." tagliò corto Draco senza entrare nei particolari del suo sesso con Pansy Parkinson.

"i tuoi pensieri ti hanno fatto dei succhiotti molto rossi, Malfoy." disse ridendo divertita mentre si alzava da dove era seduta Thea.
Draco maledisse Pansy per avergli fatto altri succhiotti chiaramente non voluti per poi ridere alle parole della ragazza.

"ti lascio solo con i tuoi pensieri, allora."
Draco la guardò, Thea gli sorrise come per salutarlo cosa che fece anche lui per poi guardarla scomparire nel buio della scuola.

sorrise senza accorgersene e scosse la testa per poi buttarla all'indietro.
era molto felice ma non sapeva il perché.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 16, 2022 ⏰

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𝐭𝐫𝐮𝐞 𝐥𝐨𝐯𝐞. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora