Le ultime volte

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Sapete cosa distingue le prime volte dalle ultime?

Le prime volte sono sfacciate, le conosciamo bene, si manifestano per quello che sono, hanno un sapore particolare.

Le ultime sono subdole, nessuno lo sa che è l'ultima volta che vedi una persona. Quando le vivi, le ultime volte, sembrano come le altre, ti attraversano senza particolari emozioni.

Quando si palesano non smetti di pensarci, cercando di racimolare ogni ricordo legato a quell'episodio, le attenzioni, cosa indossavate, dove eravate, tutto si fa così nitido e così doloroso, perché ti assale la sensazione di averla sprecata, la tua ultima volta, dovevi starci di più, dovevi baciarlo di più, dovevi ridere di più. Niente è mai abbastanza.

Quell'episodio è cristallizzato e immodificabile e tu non puoi accettare che sia l'ultimo. Forse per questo le ultime volte sono migliori del periodo in cui si ritrovano: è il regalo di una storia che sta finendo e mostra tutta la sua bellezza. Per l'ultima volta brilla come un tempo sapeva fare.

La nostra ultima notte insieme è stata il regalo migliore in un periodo da dimenticare, fatto di pianti e litigate, di sogni incompatibili e di due persone che non riuscivano più a stare insieme.

La nostra ultima notte è stata la dimostrazione di tutto ciò che eravamo stati in quei sei anni, è stata quello che avremmo potuto essere ancora se solo non fossimo diventati così diversi da farci male ogni giorno. Eravamo come due persone bendate armate fino ai denti chiuse in una stanza. Pima o poi, anche non volendo, ci saremmo feriti.

La nostra ultima notte insieme è stata la sigaretta di un condannato a morte: sapore di aria e di libertà prima di perderle del tutto. In modo che, se possibile, la fine potesse fare ancora più male perché quanto fa male perdere qualcosa che hai appena riassaporato?

Capitolo 1

3 mesi prima

14 Settembre 2017

Sono in treno, sto tornando dall'università, un po' stanca e un po' nervosa. Il mio ultimo esame della triennale non è andato come mi aspettavo, ma non mi affliggo, tra poco mi laureo e sarà solo un ricordo lontano.

Prendo il cellulare per controllare l'orario, ma in realtà mi aspetto un tuo messaggio che non c'è. Delusione, amarezza, ma neanche tanta, ormai ho imparato a convivere con la tua assenza, ripetendo a me stessa che può capitare, fingendo che mi vada bene.

Ho con me E allora baciami ma stranamente non mi va neppure di leggere. Tiro fuori gli auricolari dallo zaino e li collego al cellulare. Vado su youtube e cerco "Che sia benedetta".

Guardo il paesaggio che scorre veloce dal finestrino ed entro in un altro mondo, mi scordo di tutto: dell'esame, del messaggio che non arriva, delle spunte blu alle mie domande importanti, di quei silenzi che stanno edificando muri, di quelli litigate che non finiscono come dovrebbero.

Ci siamo solo io e la musica e mi ricarico, sono piena di energia!

In riproduzione casuale parte un'altra canzone, l'avrò sentita sì e no una volta alla radio, ma è come il più brusco dei risvegli da un sonno che dura da troppo. Mi accorgo che non posso scappare da ciò che mi fa male se me lo porto dentro.

Mi passano avanti agli occhi una serie di scene che ci vedono litigare, urlare, guardarci così poco negli occhi e poi vedo i noi di qualche tempo fa. Che fine hanno fatto quei due?

Tu li hai visti più?

Incomincio a immaginare come potrebbe essere un futuro nel quale non esistiamo più come Noi, ma soltanto come due persone che si sono amate tanto sì, ma che non si capiscono più. Due persone diverse da quelle che si sono innamorate e scelte tra la folla. E devo smettere di pensarci, me lo impongo, provo una stranissima sensazione a vedermi senza di te. Come faccio?

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⏰ Last updated: Dec 08, 2022 ⏰

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