Parte 14

2.2K 46 0
                                    

Era lunedì 14 giugno ed erano le due di pomeriggio quando approfittai del fatto che Laura era in bagno per far entrare Manuel in casa.
Manu: <<bel->> cercò di parlare lui.
Io: <<ssssssssssssh>> forse così capii che doveva stare zitto per qualche istante.
Io: <<Laura non deve sapere che sei qua, quindi fai piano e non parlare>> dissi iniziando ad incamminarmi, in punta di piedi, verso le scale seguita da Manuel.
Manu: <<e allora come comunichiamo?>> mi chiese sotto voce lui.
Sentii la porta del bagno al piano terra aprirsi.
Così iniziai a correre di sopra tirando con me il numero 5 della nazionale.
Laura: <<perchè corri?>> conoscendola direi che non avrebbe mai corso per vedere cosa combinavo.
Però quel giorno lì prese il giorno ed iniziò a correre anche lei al piano di sopra.
Io: <<corri coglione>> gli dissi girandomi verso di lui, ma nel momento che feci l'ultimo scalino, caddi per terra. Manu cercò di aiutarmi ad alzarmi però gli indicai la camera a fine corridoio e lui capì che doveva andare.
Laura: <<GIULIA>> mi urlò iniziando a salire le scale a chiocciola. Così mi rialzai a trecento all'ora e corsi verso la mia camera.
Era dietro di me, sembrava di essere in un film d'azione, per entrare prima che le mi raggiunse mi lanciai ed entrai facendo una scivolata.
Per fortuna avevo i pantaloni lunghi.
Appena entrai il mio amico, che si era messo dietro alla porta, la chiuse a chiave.
Lo vidi appoggiarsi alla porta e scendere piano piano, ed io restai per terra, sedendomi con la schiena appoggiata al letto.
Sentimmo bussare con violenza alla porta.
Ci guardammo, avevamo entrambi il fiatone, ma non per aver corso due metri... anche perché mi preoccuperei per lui... ma per l'ansia, sembrava essere rincorsi da qualcosa che avrebbe potuto ucciderci in un solo istante solo volendo.
Tipo quando spegni la luce.
Brutte cose non belle succedono al buio.
Ridemmo tutti e due.
Manu: <<allora... perchè non potrà sapere nulla il rottweiler?>>
Io: <<mai vista correre così in tutta la mia vita>>
feci le ultime due risate e poi alzai la testa appoggiandola al materasso.
Io: <<gli avevo detto che non volevo avere a che fare con nessuno di voi. E allora non posso farti vedere da lei qua, sennò va tutto a puttane>>
Manu: <<delicata>> sorrisi.
Io: <<ed ora...>> dissi portandomi le mani alle ginocchia, e mi aiutai da sola ad alzarmi.
Andai verso di lui, gli tesi la mano e lui l'accettò, aiutandolo ad alzarsi.
Restammo sul letto a parlare del più e del meno, ogni tanto ci perdevamo a guardare la tv e restavamo fermi lì a guardarla per cinque minuti senza aprire bocca. Sembravamo dei deficienti... Non è che sembravamo, lo siamo e basta.
Ad un certo punto avevamo deciso di mettere un film su Netflix e via.
Ma dopo solamente 15 minuti dopo mi ruppi già il cazzo di quel film.
Io: <<senti... mi ha già rotto le balle>> dissi tornando alla schermata iniziale.
Manu: <<n- ma da- che cazzo però. Tre ore per decidere figurati adesso>>
Io: <<eeeh oh bello, hai deciso tu di venire qua eh>>
Manu: <<ma se mi hai invitato tu>>
Momento di silenzio.
Io: <<vabbè uguale... comunque adesso subisci>>
Passarono altri 20 minuti prima di scegliere quello da mettere.
Io: <<mettiamo una notte da leoni 2?>>
Manu: <<visto un miliardo di volte ma va bene, e se ti addormenti di tiro una stecca>>
Gli diedi la mano, aveva già capito tutto, e poi mi risistemai vicino a lui e misi play.

unexpected love//Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora