capitolo 2

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Il venerdì, furono chiamati all'incontro con i due ragazzi, e mancava esattamente una settimana a Natale. Louis era stato praticamente tutta la settimana alla clinica passandoci quasi giorno e notte, tornando a casa giusto per preparare la colazione e per la cena, c'erano stati dei problemi con alcune gravidanze del 6° mese ed aveva avuto 8 parti, in soli 4 giorni.

Il venerdì mattina quando ricevette la chiamata di Harry, che gli diceva di liberarsi da qualunque impegno, per poco non gli venne un'infarto, era in sala parto, con le mani in una pancia che stava facendo nascere una piccola creatura, ed Harry lo sarebbe venuto a prendere entro 20 minuti. Fece il suo lavoro con calma e con la massima precisione.Quando il paziente fu stabile, Louis si affrettò ad andarsi a cambiare. Era stata veramente una settimana impegnativa per lui, per fortuna le vacanze sarebbero iniziate tra poco, il suo reparto sarebbe stato svuotato per mandare i pazienti a casa per le feste, tranne alcuni casi gravi, e lui sarebbe stato reperibile solamente per le emergenze, a quel pensiero sorrise, prima che la testa prendesse a girare, e si dovette sedere su una delle sedie all'interno del suo ufficio.

-Lou sei...- Harry entrò spalancando la porta.

-Amore stai bene?- Chiese Harry quando lo vide, seduto sulla sedia, di uno strano colorito mentre si teneva la testa, Louis annuì lentamente, per poi aprire gli occhi ed alzarsi.

-Sisi tutto bene, ho solo appena finito un'intervento ed ho fatto una corsa per venirmi a cambiare- Spiegò Louis, togliendosi il camice ed infilandosi la giacca. Harry lo guardò stranito ma annuì, anche se poco convinto.

Si recarono nell'ufficio in cui erano già stati per parlare.Louis ed Harry entrarono stretti tra loro, fuori nevicava come al solito, quando entrarono, entrambi si guardarono c'erano quasi.

-Prego entrate, vi stanno aspettando- Disse la segretaria all'ingresso, per poi condurli fino alla porta. Il cuore di entrambi batteva a mille, Harry forse riusciva a nasconderlo meglio rispetto a Louis, quando entrarono rimasero in silenzio, due bambini erano seduti sul divanetto all'interno dell'ufficio.

-Eccovi qua, scusate come al solito per il poco preavviso, ma qui le cose si fanno sempre all'ultimo- Disse la donna, questa volta c'era solo lei.

-Nessun problema- Sorrise Louis.

-Ragazzi, venite qua. Presentatevi. e siate gentili.- Disse la donna severa contro i due bambini, il piccolo si alzò timidamente e lentamente dal divano, mentre quello grande rimase impassibile.

-Io mi chiamo Stan, lui Edward- Disse il piccolino, che aveva la stessa età di Ty.

-Piacere, noi siamo Harry e Louis- Sorrise Harry, a quanto pare la sua voce attirò l'attenzione di Edward che sollevò il viso e si alzò in piedi, avvicinandosi ad Harry ed allungandogli la mano per stringerla. Harry rispose al gesto.

-Edward, non iniziare- Lo minacciò la donna.

-Non si preoccupi, è così che si fa tra uomini- Disse Harry, facendo poi l'occhiolino al ragazzo, aveva sui sedici anni, e si vedeva che voleva fare il duro, voleva comandare e questo Harry lo adorò.

-Potranno venire a casa con voi, vi daremo un mese di prova e poi se le cose andassero male torneranno da noi- Spiegò la donna.

-Non si preoccupi, lei prepari le carte che a fine mese le firmeremo- Rispose Harry.

La donna annuì anche se poco convinta.

-Le loro cose?- Chiese Louis.

-Quello che hanno è quello che indossano, non hanno altro- Rispose la donna. Louis strabuzzò gli occhi per un'attimo e poi annuì.

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