È difficile perché mi manca e mi mancherà.
È difficile perché devi fare i conti con te stessə.
È difficile perché giunge il momento di ascoltarti davvero.
È difficile perché non vedrai volti a cui tieni per lungo tempo.
È difficile perché sai che pian piano i ricordi svaniranno.
È difficile perché dimenticare i momenti gioiosi condivisi ti porta a chiederti: "li hai vissuti davvero?", "gli hai dato l'importanza che meritavano?".
È difficile perché resta là una parte di te, come fosse in trappola.
È difficile perché capire il gioco di questa trappola ti farà patire, come volesse metterti alla prova.
È difficile perché ne parlerai così tanto che rischierai di annoiare chi ti sta accanto.
È difficile perché: "qual è casa mia?".
È difficile perché i nodi alla gola non ti faranno più effetto e asseconderai con più difficoltà le lacrime.È difficile perché ogni volta che tornerai e ripartirai tutto questo trip ricomincerà.
È difficile lasciare un luogo che ti ha accoltə, amatə, colpitə, che ti ha aiutatə a maturare, un posto che hai chiamato casa.
Che sia stata casa per tre settimane o dieci anni.
E sappiate che nessuno potrà mai capire nel profondo questo vostro peso, questa vostra sofferenza.
Una sofferenza bella, la sofferenza dettata dalla distanza dal posto che ti ha reso una persona migliore.
STAI LEGGENDO
È difficile perché.
Poetry"È difficile perché." nasce da una mia brevissima ma intensa riflessione durante un viaggio in treno. Per il resto, a voi la lettura!