Questa storia NON è mia, ma di una mia amica. Spero sia di vostro gradimento. Buona lettura!
Si dice che tutto si aggiusterà prima o poi, ma nel mio caso e solo poi e mai prima. Ricordo quando i miei mi dissero che Greta era morta. Mia sorella non c'era più ormai da molto tempo e i miei genitori altrettanto, sparirono quando avevo solo 12 anni, nel modo più codardo e insulso che ci possa essere, sparire nella notte lasciandomi dormire nel mio letto. Fino a 16 anni sono rimasta dai miei nonni, in quel periodo conobbi il mio attuale e ben presto marito Harry, vi racconto come ci siamo conosciuti 6 anni fa...
5 Luglio 2009
-Nonna non mi aspettare sveglia farò tardi- il modo in cui mi vesto non è mai andato a genio a mia nonna perché diceva che alla mia età un abbigliamento del genere non era adeguato. Quello che indossavo era dei semplici tacchi rossi, un banalissimo tubino nero e i miei lunghissimi capelli alla Rapunzel, come li chiamava nonna, raccolti in una coda alta e infine un trucco molto leggero.
-Diana non sarebbe il caso di mettere qualcosa sopra a quel vestito?- ogni sera sempre le solite storie -no nonna! sto bene così e poi fa caldo.. comunque vado... ti voglio bene- li diedi un bacio sulla fronte e usci, fuori c'erano dei miei amici ad aspettarmi. eravamo diretti ad una festa in spiaggia dove si ballava e beveva.
-Tom alza il volume, questa sarà una delle notte più belle in assoluto- dissi dal sedile posteriore. Eravamo io, Tom, Nik e Isabella un'amica che conobbi a scuola. Alzò il volume e iniziammo a scatenarci, circa 30 minuti dopo eravamo arrivati in spiaggia così mi tolsi i tacchi e ci dirigemmo al falò. Dopo di che ognuno presa la sua strada e ci dividemmo. Circa un'oretta dopo iniziai ad annoiarmi, erano tutti mosci sembrava di stare in una casa di riposo solo per il semplice fatto che erano tutti ubriachi marci e parecchi erano rinchiusi nelle tende del sesso. Mi guardai intorno e notai 4 ragazzi uno più bello dell'altro, ma i miei occhi si fermarono su degli occhi verde smeraldo e dei capelli ricci e disordinati, forse per semplice fatto che anch'io li portavo così ma in quel momento erano lisci. Forse notò che lo fissavo perché mi sorrise, così mi alzai e mi allontanai di lì, mentre andavo via continuavo a guardarlo e lui altrettanto ma con uno sguardo misterioso. Mi stavo dirigendo verso la macchina di Tom, mi ricordo che qualche giorno fa avevo lasciato il mio costume, speravo di trovarlo in quel caos di bottiglie vuote. Quando finalmente lo trovai me lo misi, ma mi sentivo osservata alzai la testa e mi guardai intorno ma niente. Mi giravo e rigiravo per controllare se ci fosse qualcuno li ma niente, mi girai per l'ultima volta e di fronte a me sbucò Nik che cercava di reggere Tom e Isa -cazzo!!! mi avete fatto prendere un colpo- dissi portandomi la mano al petto -li riporto a casa. Vieni anche tu?- disse Nik mentre metteva gli altri due in macchina -no rimango- dissi prendendo le mie cose -divertiti e dimmi com'è l'acqua domani- mi fece l'occhiolino e annui sorridendogli. Se ne andarono e io mi diressi verso il mare, appoggiai le mie cose sulla sabbia e andai verso l'acqua -dicono che il bagno di notte sia bellissimo- era quel ragazzo dai capelli ricci, lo guardai da sotto sopra -prima volta qui? comunque non ti perdi molto- dissi osservando i miei piedi che venivano bagnati dalle onde che si scontravano sulla sabbia. -Sono di qui ma non ho mai visto questa spiaggia se non fosse per il mio amico che ci ha portato qui- i suoi occhi risaltavano ancora di più con la luce tenue della luna, il mio sguardo cadde su di lui e poi mi tuffai in acqua, mi girai verso la riva e lui era ancora lì. -Immagino che non hai mai fatto il bagno di notte- dissi quasi urlando per la distanza che c'era tra noi - ti invito a farlo adesso, tuffati- dissi ridendo, lui non rispose e rimasi lì in mobile. Andai sott'acqua, mi accorsi che qualcuno entrò in acqua era lui ne ero certa, risalì in superfice e lo trovai di fronte a me con i suoi ricci che facevano cadere le goccioline sul suo viso -sono Harry- mi sussurò -e tu sei belissima-. -Diana- sorrisi -e tu non sei niente male- andai sott'acqua e iniziai a nuotare, sentivo qualcosa di strano dentro di me ma non riuscivo a capire cos'era. Sentii una mano afferare il mio polso e all'improvviso tirarmi, mi ritrovai difronte ad Harry e cercava le mie labbra ma mi spostai, anche se la tentazione c'era, e risalimmo. -sono tuoi amici o i tuoi custodi quelli con cui sei venuto?- sussurai -cosa vuoi dire?- -guarda tu stesso- li feci cenno verso la riva, dove c'erano i suoi amici che gridavano e facevano dei strani versi. Iniziai a nuotare per raggiungere la grotta che c'era da quelle zone. Salì le rocce per raggiungere la piccola isola che c'era al suo interno, amavo quella grotta, aveva il suo fascino e mi ricordo che mio padre mi ci portava spesso quando era piccola per vedere le stelle. -Mi piace questa grotta- mi girai e Harry era li che si guardava intorno stupito - già anch'io- dissi avvicinandomi a lui e notai che l'alba era vicina - di qui l'alba è uno spettacolo- affermai. -Possiamo rimanere qui se vuoi- disse il riccio sedendosi sulla sabbia e io feci lo stesso -grazie ho molti ricordi in questa grotta- dissi giocando con i granelli di sabbia - spero siano bei ricordi se no mi sentirò in colpa per averti fatto rimaneri qui- sorrisi alla sua affermazione alzai lo sguardo incontrando le sue iridi verdi. Ci guardammo per un tempo a me infinito e piano piano si iniziò ad avvicinare fin quando non sfiorò le mie labbra e approfondì il bacio. Non mi ero mai sentita così viva in vita mia, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo in me.
Furono le 7 ore più belle che potessi trascorrere. Serie di baci ci univano, ero seduto su di lui con i miei capelli sciolti che cadevano sulle spalle. - Questa è una delle pazzie più belle che avessi potuto fare- sussurrò sulle mie labbra, sorrisi. Erano le 6.30 del mattino e Harry con i suoi amici, che conobbi come Niall Liam e Zayn, mi accompagnarono a casa. C'era un enorme folla fuori casa mi, e c'erano anche l'ambulanza e le vetture della polizia. Liam si fermò qualche metro prima per la troppa folla. -Oh mio dio!-dissi uscendo di corsa dalla macchina, Harry era dietro di me. Mi intrufolai nella folla spingendo qualcuno ogni tanto, arrivata davanti casa vidi due barelle che trasportavano due corpi ricoperti da una busta argentata, le gambe mi cedettero e Harry mi prese in tempo. Altri pezzi importanti della mia vita non c'erano più!